Dichiarazione universale dei diritti umani: 30 domande per conoscerla giocando
A 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, Osservatorio Diritti pubblica "Il grande gioco dei diritti umani": un quiz di 30 domande - una per ogni articolo della Dichiarazione Onu - e altrettante risposte, tutte con possibili approfondimenti. Un modo per conoscere le vittime di violazioni attraverso le loro storie. Uno strumento da usare nel tempo e destinato a tutti. A partire da scuole e studenti
Mettere un confine di qualunque genere ai diritti umani è impossibile. Sono “universali” per definizione. E la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dopo due disastrose guerre mondiali dall’Assemblea generale dell’Onu il 10 dicembre 1948, rappresenta un «ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni», come recita il Preambolo. Si tratta di diritti che nessuno Stato o organizzazione regionale o internazionale potrà mai “concedere”, ma solo “riconoscere”: i diritti umani sono connaturati in ciascuno di noi per il solo fatto di essere nati.
La Dichiarazione è «all’origine di un nuovo Diritto internazionale». Ed è già stata in grado di recepire «principi di etica universale e di traghettarli in tutti i campi, dalla politica all’economia», come scriveva il professor Antonio Papisca del Centro di Ateneo per i Diritti umani dell’Università degli Studi di Padova. Il 70esimo anniversario dalla sua approvazione, dunque, rappresenta il momento giusto per riprendere in mano questo testo fondamentale.
Se da un lato è innegabile che questo documento – che pure è un’ideale, non una legge – abbia ispirato i legislatori di mezzo mondo, dall’altro è evidente anche che l’elenco dei diritti umani violati è ancora molto, troppo lungo. E per essere in grado di difendere questi diritti, naturalmente, bisogna innanzitutto conoscerli.
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Un quiz sulla Dichiarazione universale dei diritti umani
È per questo motivo che Osservatorio Diritti ha scelto di riproporre oggi, in questa speciale Giornata mondiale dei diritti umani, la Dichiarazione. E ha deciso di farlo a proprio modo, pubblicando “Il grande gioco dei diritti umani”, composto da 30 domande, una per ogni articolo, e 30 risposte, ciascuna con possibilità di approfondimento (vedi sotto).
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Questo strumento si rivolge a qualunque lettore. A partire da scuole e studenti, ragazze e ragazzi che già oggi abitano questo mondo e che domani saranno chiamati ad amministrarlo.
Percorrendo questo gioco si ha la possibilità di attraversare i diritti umani – e spesso la loro violazione – conoscendo eventi e storie di persone che caratterizzano i nostri giorni. Abbiamo deciso, cioè, di non occuparci qui della “teoria” dei diritti umani (per questo rimandiamo all’articolo di oggi, La Dichiarazione universale dei diritti umani dal 1948 ai nostri giorni, e a quello pubblicato qualche tempo fa, Diritti umani: storia e convenzioni Onu dalla Dichiarazione universale a oggi), ma di raccontare l’umanità violata come la conosciamo nelle notizie che pubblichiamo tutti i giorni. Quella fatta di disuguaglianza, discriminazione, schiavitù, tortura, caporalato, migranti senza diritti, pena di morte, desaparecidos. E ancora: violenza sulle donne, censura, spose bambine, repressione del dissenso, guerra, etnie perseguitate. E sono solo alcuni esempi. Insomma, attraverso questo gioco vogliamo cercare di avvicinare la vita delle vittime di violazioni di diritti a quella dei lettori.
E lo facciamo senza alcun limite geografico (sul nostro Paese pubblichiamo oggi Diritti umani in Italia: la pagella dell’Università di Padova). E così, chi riuscirà ad arrivare alla fine di questo gioco avrà la possiblità di fare una sorta di giro del mondo. Che attraversa i diritti umani in Africa, Centro America e America in generale, Europa e Asia. Il tentativo, insomma, è quello di proporre un gioco che apra gli orizzonti a qualcosa di universale, che deve però cominciare sempre, necessariamente, nel luogo in cui viviamo.
Per dirla con Eleanor Roosevelt, che ha presieduto la Commissione Onu che si occupò della preparazione della Dichiarazione universale dei diritti umani:
«Dove hanno inizio, dopo tutto, i diritti umani universali? In posti piccoli, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Però sono mondi di individui; del vicinato in cui vivono; la scuola o il liceo che frequentano; la fabbrica, fattoria o l’ufficio dove lavorano. Questi sono i posti dove ogni uomo, donna e bambino cerca pari giustizia, pari opportunità, pari dignità senza discriminazione. Se questi diritti non hanno un significato lì, hanno poco significato altrove».
Dichiarazione universale dei diritti umani
(approvata il 10 dicembre 1948)
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
l’Assemblea Generale
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
DOPO AVER GIOCATO E LETTO LE GIUSTE RISPOSTE HO MATURATO LA MIA CULTURA E MI SENTO PARTE INTEGRANTE DI UNA SOCIETA’ IN CAMMINO VERSO LA GIUSTIZIA UNIVERSALE DOVE IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E’ ALLA BASE DEL VERO PROGRESSO …. GRAZIE
Grazie per lo splendido commento, Tina! Se sei interessata, abbiamo preparato anche un altro gioco digitale sui diritti umani, diviso in 5 sezioni da 20 domande ciascuna. Nel link che indichiamo qui di seguito ci sono tutti i dettagli. Con una sola attenzione: possiamo inviarlo ai nostri sostenitori solo per due giorni ancora, fino al 31 luglio. Grazie ancora! Ed ecco il link: https://www.osservatoriodiritti.it/2019/11/05/gioco-diritti-umani-quiz-grande-gioco-verifica-schede-didattiche/
Molto utile e interessante
Siamo fortissimi 30pt
Complimenti! Ti segnaliamo che c’è un gioco molto più ampio e decisamente più aggiornato (sono 100 quiz divisi in 5 sezioni), che puoi trovare all’indirizzo qui sotto. Inoltre, c’è una versione per le scuole con tantissimo materiale che permette di prepararsi prima al gioco. Segnalalo ai tuoi prof, se sei uno studente: https://www.osservatoriodiritti.it/2019/11/05/gioco-diritti-umani-quiz-grande-gioco-verifica-schede-didattiche/
Sono rimasto molto sorpreso dei numeri che riguardano, ad esempio la pena copitale, o il fatto che Roma è la citta con più spose bambine.
Ringrazio questo sito per avermi fatto conoscere molte cose di cui io non sapevo ed è stato molto utile.
SONO STATE UTILI QUESTE DOMANDE
Questo sito e stato molto utile per me soprattutto perche studi cittadinanza
sono in una scuola media di roma , con il professore di alternativa e i mie compagni stiamo affrontando questo argomento e ho scoperto cose che non mi sarei mai aspettata e queste domande mi sono state molto utili per scoprire cosa succede in alcuni paesi del mondo . questo sito è molto bello
ciaooooooo questo sito ci e piaciuto tanto tanto e molto interessante siamo la scuola gherardi e siamo la attuale 2 m grazie per aver creato questo interessantissimo sito 19 febbraio 2019
Grazie per questo sito e stato molto utile
diritti e libertà sono due cose diverse , i primi possono essere regolati dagli Stati , gli altri non possono . sono indissolubile per ogni persona. Dove non avviene o avviene in determinate forme siamo in presenza delle c.d. dittature morbide
io penso che il mondo debba migliorare
…e i doveri..?
Innanzitutto, grazie della domanda! I doveri sono citati all’articolo 29 e 30. Ad ogni modo, le rispondo con le parole del professor Antonio Papisca: “Diritti e doveri sono le due facce di una stessa medaglia che si chiama: responsabilità personale e sociale della persona. Ciascuna persona, in quanto soggetto titolare, in via originaria, di diritti fondamentali, è radice di legge fondamentale, dunque grembo, pro quota, di sovranità popolare”. Se vuole leggere il suo commento per intero lo trova qui: http://unipd-centrodirittiumani.it/it/schede/Articolo-29-Responsabilita-sociale/33 Grazie ancora e buona Giornata dei diritti umani!