Mondo Convenienza, sciopero a oltranza a Campi Bisenzio
Dal 30 maggio una trentina di montatori e autisti che lavora in appalto per il colosso dell'arredamento Mondo Convenienza è in sciopero. L'azienda manda lavoratori in sostituzione da altre città. Sgomberi e incidenti con la polizia
Lavorano 6 giorni su 7, dalle 7 del mattino fino a quando non hanno fatto l’ultima consegna. A volte ci vogliono anche 10 o 12 ore per finire, senza pause. Non hanno alcun straordinario pagato e se non svuotano il camion rischiano una multa. Consegnano mobili, divani ed elettrodomestici pesanti, a mano, senza carrelli elevatori elettrici, per poco meno di 1.200 euro lordi al mese.
Sono gli autisti e i montatori che a Campi Bisenzio, vicino a Firenze, lavorano in appalto per Mondo Convenienza e che, dal 30 maggio, sono in sciopero davanti al magazzino di via Gattinella.
Mondo Convenienza, le ragioni dello sciopero a Campi Bisenzio
Chiedono condizioni di lavoro migliori, più sicurezza e l’applicazione del contratto della logistica, con il rispetto di turni di 8 ore per 5 giorni alla settimana.
La cooperativa RL2, che si occupa del trasporto, della consegna e del montaggio per il colosso dell’arredamento, applica infatti il contratto pulizie multiservizi, con una paga base di 6,80 euro lordi all’ora.
«Non è il primo caso che riguarda i lavoratori in appalto di Mondo Convenienza. Da dieci anni ci sono scioperi e denunce, interrogazioni parlamentari, inchieste giornalistiche, a Bologna e Ivrea l’azienda è sotto processo per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, ma non è cambiato niente», dice a Osservatorio Diritti Luca Toscano, del sindacato Sì Cobas Prato e Firenze che ha lanciato una raccolta fondi per sostenere i lavoratori di Mondo Convenienza.
Leggi anche:
• Consorzio di bonifica Trebisacce, la protesta dei lavoratori: sei mesi di stipendi arretrati
• Educatore professionale, un lavoro senza diritti
Mondo Convenienza, senza diritti non si consegna: le condizioni di lavoro per chi è in appalto
Sono 120 gli autisti e i montatori che lavorano in appalto per Mondo Convenienza nel magazzino di Campi Bisenzio, solo 7 i dipendenti diretti dell’azienda. Pochi hanno un’anzianità elevata, tre o quattro anni, perché gli orari sono massacranti, i carichi di lavoro insostenibili e lo stipendio non è adeguato.
«La maggior parte di chi entra non dura due mesi. Vista la difficoltà di trovare lavoratori, su ogni furgone c’è un annuncio di ricerca personale», afferma Toscano.
Una trentina di lavoratori ha iniziato lo sciopero il 30 maggio per chiedere condizioni di lavoro migliori. Ma, come ci ha raccontato il sindacalista di Sì Cobas, l’adesione è cresciuta e ogni giorno, anche se non tutti i giorni, ci sono lavoratori che si fermano.
Leggi anche:
• Industria della moda: i costi nascosti dell’abbigliamento Made in Europe
• Chi sono i lavoratori parasubordinati in Italia
Sì Cobas Prato e Firenze denuncia pratiche illegali e il silenzio delle istituzioni
Le consegne, però, non si sono fermate.
L’azienda, infatti, ha chiamato lavoratori da altre città, da altri magazzini per sostituire quelli in sciopero, ne sono arrivati una settantina, su furgoni e camion anonimi.
«Siamo qui da fine maggio e ogni giorno interviene la polizia per far passare i camion con i lavoratori esterni, una pratica illegale, così come la situazione che stiamo denunciando. Il livello di violenza cresce giorno per giorno. All’inizio gli interventi per sgomberare il presidio erano più soft, ora le cariche sono più violente. Ci sono stati feriti, un lavoratore ha avuto una costola incrinata perché tre poliziotti lo hanno schiacciato a terra con le ginocchia sul torace, un altro è svenuto. La situazione è assurda, così come assurdo è il silenzio della politica e delle istituzioni», commenta Toscano.
La violenza degli sgomberi e delle cariche della polizia è stata documentata da Sì Cobas sulla pagina Facebook, dove pubblicano video del presidio.
Ascolta “Ex Gkn: la resistenza dei lavoratori per un futuro di dignità” su Spreaker.
Meno di sette euro lordi all’ora: lavoro povero alla cooperativa RL2
I lavoratori in appalto di Mondo Convenienza sono dipendenti della cooperativa RL2, che applica il contratto pulizie multiservizi, più conveniente di quello della logistica.
«La paga base contrattuale è di 6,80 euro lordi all’ora per 40 ore settimanali, ma qui ci sono lavoratori che fanno turni di 10, 12 o 14 ore, che arrivano a 300 ore mensili, senza straordinari. In logistica la paga base per i facchini è 1.480 euro lordi, per gli autisti supera i 1.600», afferma Toscano.
Oltre a essere sottopagati e sottoinquadrati, montatori e autisti della RL2 vanno incontro a multe e trattenute se non finiscono il lavoro e riportano indietro delle consegne.
«L’azienda addebita la mancata consegna ai lavoratori, indipendentemente dal motivo. Ci sono stati casi di consegne in zone di montagna non raggiungibili a causa delle strade innevate, ma sono stati multati ugualmente. In più, in base a un regolamento della cooperativa, se si lavora meno di 22 giorni al mese, la media è di 26, l’azienda trattiene l’importo delle trasferte che, in genere, viene pagato come rimborso esentasse. Questo costringe i lavoratori a non assentarsi nemmeno in caso di malattia o infortunio per evitare di vedersi decurtato lo stipendio».
Leggi anche:
• Mercato del lavoro: in Italia straordinari non retribuiti e orari “antisociali”
• Uffizi Firenze, alle Gallerie manca il personale: il grido d’allarme dei sindacati
Mondo Convenienza non tratta
A inizio giugno c’è stato un tentativo di mediazione in prefettura. All’incontro hanno partecipato i sindacati, la cooperativa e i vertici di Mondo Convenienza.
Ma non è stato fatto alcun passo avanti.
«La cooperativa ha detto di non avere alcuna intenzione di aprire una trattativa, né di modificare le condizioni di lavoro, e Mondo Convenienza ha detto di considerarsi estranea alla vicenda di questi lavoratori. Lavoratori che, pur in appalto, garantiscono il servizio offerto da Mondo Convenienza, indossandone le divise, montandone i mobili e guidando i loro furgoni», conclude Toscano.
Il 27 giugno c’è stato un tavolo istituzionale in Regione Toscana a cui ha partecipato anche l’azienda che, come scrive il sindacato su Facebook, «si è rifiutata di applicare anche i più minimi istituti di legge, come il marcatempo che consente di registrare quante ore si lavora in magazzino».
Mondo Convenienza, lo sciopero arriva a Bologna, Roma, Firenze e Torino
Nelle scorse settimane anche i lavoratori dei magazzini di Roma e Bologna hanno scioperato per sostenere la protesta di Campi Bisenzio.
La protesta si è poi allargata anche a Firenze e Torino.
Nei giorni scorsi la Rl2 ha inviato ai lavoratori in sciopero delle lettere di contestazione disciplinare in cui chiede loro di giustificarsi per lo sciopero in corso da fine maggio.