Bielorussia, l’ombra di Putin si staglia su Minsk. E arrivano nuove condanne per gli attivisti

Un nuovo documento denuncia il piano di annessione totale della Bielorussia alla Russia entro il 2030, con tanto di moneta unica e assenza di organizzazioni indipendenti per i diritti umani. Nel frattempo la Polonia chiude le frontiere con il paese del presidente Lukashenko dopo la condanna del giornalista polacco Andrzej Poczobut

La Russia punta a invadere la Bielorussia. O almeno è questo che c’è scritto in un documento di 17 pagine consegnato a un responsabile del gruppo investigativo bielorusso Bic, con sede in Polonia, in seguito a un recente incontro a Mosca tra il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, e quello russo, Vladimir Putin.

Nello testo si delinea la politica di espansione russa verso il paese fratello redatta a fine 2021. Un’annessione in piena regola, con scalini temporali divisi in breve, medio e lungo termine, che consiste nel realizzare il piano nato nel 1999 e chiamato Stato dell’Unione, che  prevede moneta unica, nessuna frontiera e scuole gestite dal ministero dell’Istruzione russo.

Bielorussia oggi: l’allarme degli attivisti

Il documento, presentato dal giornale online Kyiv Indipendent il 21 febbraio, evidenzia la gestione delle associazioni per i diritti umani. Nel breve termine, entro il 2022, è prevista la sostituzione delle ong bielorusse con associazioni per i diritti umani russe, trasferite nel paese di Lukashenko e gestite da una Commissione statale dell’Unione con a capo politici scelti da Putin.

Nel medio termine, entro il 2025, il totale assorbimento delle associazioni culturali bielorusse in centri culturali russi, con l’espansione della lingua russa come unico linguaggio ufficiale.

Leggi anche:
Migliaia di detenuti politici e diritti umani violati: ecco come si vive in Bielorussia oggi
Bielorussia: l’Organizzazione del lavoro condanna gli arresti di lavoratori e prevede sanzioni
Guerra: aggiornamenti e ultime notizie sulla situazione oggi

bielorussia news
Manifestazione per la libertà in Bielorussia – Foto: su concessione di spring96.org

Il consiglio di transizione bielorusso della leader Tsikhanouskaya

Il documento è stato subito ripreso da Sviatlana Tsikanouskaya, leader in esilio che dalle elezioni del 2020 si propone come rappresentante del popolo bielorusso oppresso. «Non possiamo consentire che la Bielorussia divenga il premio di consolazione per Putin», si legge in un suo tweet di commento al report. L’annessione alla Russia dovrebbe smantellare l’intera cultura bielorussa per cui Tsikhanouskaya lavora dal suo esilio.

«Un’unica moneta, una sola bandiera e passaporti russi anche per il nostro popolo. Dobbiamo difendere la nostra libertà», commenta la politica.

La sua posizione è appoggiata anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che nel suo discorso a Varsavia del 21 febbraio dice: «Siamo e saremo sempre a fianco del popolo oppresso della Bielorussia, combatteremo per la loro democrazia».

La Polonia chiude alla Bielossia dopo la condanna del giornalista Poczobut

L’8 febbraio 2023 il giudice del tribunale regionale di Hrodna, Dzmitry Bubenchyk, ha condannato il giornalista e attivista della minoranza polacca in Bielorussia, Andrzej Poczobut, a otto anni di reclusione in carcere di massima sicurezza.

Arrestato a marzo 2021, inserito nella lista dei terroristi dal ministero della Difesa bielorusso, il giornalista di origini polacche è stato condannato per odio razziale e azioni contro la sicurezza nazionale. Aveva scritto della resistenza antisovietica durante la Seconda guerra mondiale, definendo “aggressione” l’azione sovietica contro la Polonia.

Nei due anni di detenzione aveva ricevuto pressioni per chiedere la grazia e tornare in Polonia, richieste sempre respinte da Poczobut. La Polonia, che dal 2020 ospita centinaia di rifugiati bielorussi, pochi giorni dopo la condanna ha deciso di chiudere alcune frontiere.

Il valico Bobrowniki-Bierestowica, il più grosso snodo per fini commerciali tra i due paesi, è stato chiuso dal ministero dell’Interno. La Polonia ha dichiarato di voler inasprire le sanzioni europee contro altri esponenti politici bielorussi.

Leggi anche:
Bielorussia, la dittatura di Lukashenko inasprisce i rapporti con l’Ue
Bielorussia, nuova ondata di violenze: pena di morte contro gli attivisti
Migranti Polonia: al confine con la Bielorussia solo muri e respingimenti

bielorussia guerra
Il giornalita polacco Andrzej Poczobut – Foto: su concessione di spring96.org

Bielorussia, la guerra delle sanzioni europee

Il 15 febbraio la Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato in via definitiva la compagnia aerea bielorussa, Belaeronavigatsia, per aver autorizzato il dirottamento aereo verso Minsk dell’aereo RyanAir del 23 maggio 2021. Su quel volo viaggiavano il giornalista e oppositore politico, Raman Pratasevich, e la sua compagna, Sofia Sapega.

Saliti a Kyev con destinazione la capitale della Lituania, Vilnius, il loro volo era stato affiancato da due caccia militari bielorussi e dirottato all’aeroporto di Minsk. I due attivisti erano stati arrestati e messi in detenzione con accusa di terrorismo.

La compagnia è stata considerata responsabile per aver contribuito alla repressione della società civile e della democrazia in Bielorussia, arrivando così ad una sentenza storica perché considerata la prima contro una compagnia e non una singola persona. Questa nuova condanna inasprisce le sanzioni contro il governo bielorusso da parte dell’Unione Europea.

Bielorussia, la cartina del Paese (capitale Minsk)

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.