Fratturazione idraulica: Brasile, il governo appoggia esplorazioni di petrolio e gas

L’amministrazione Bolsonaro è pronta a lanciare un programma che incoraggia investimenti di estrazione di petrolio e gas attraverso la tecnica della fratturazione idraulica delle rocce. Un procedimento rischioso per ambiente, atmosfera e falde acquifere

Il governo del Brasile è pronto a lanciare il progetto Poço Transparente (Pozzo Trasparente), programma federale che incoraggia l’esplorazione di giacimenti di gas e petrolio non convenzionali attraverso la tecnica della fratturazione idraulica, nota come “fracking“.

La pratica, che da quando è stata approvata a Washington ha reso gli Stati Uniti un grande produttore mondiale di idrocarburi, è tuttavia da nel mirino di campagne sociali e ambientaliste a causa degli enormi rischi che rappresenta per l’ambiente e la salute umana. Alcuni paesi come Germania, Francia e Regno Unito, hanno vietato la pratica.

Fratturazione idraulica gas e petrolio: vietata, ma da tempo al centro del dibattito

Attualmente il fracking non è consentito in Brasile e non esiste una regolamentazione specifica di approvazione della licenza ambientale per la realizzazione di esplorazioni non convenzionali, necessaria in base le normative dell’Agenzia nazionale del petrolio, del gas naturale e dei biocarburanti (Anp).

Dal 2013, tuttavia, in occasione delle aste di concessone petrolifera dell’Anp, sono state individuate «aree esplorative da utilizzare nel fracking» e l’argomento è divenuto subito oggetto di polemiche in diverse regioni.

Nel 2017 varie decisioni giudiziarie hanno vietato il fracking negli stati di San Paolo e Paranà. Qui, nel 2019, il divieto di fratturazione idraulica è diventato una legge, promulgata dall’Assemblea legislativa con il sostegno del governo statale. Dal 2015 al 2021, almeno 415 città in Brasile hanno approvato leggi municipali che limitano l’uso di questa tecnica nei loro territori.

In base a quanto ricostruito in un’inchiesta dell’agenzia giornalistica Publica, l’intenzione di sbloccare la produzione di risorse non convenzionali era già stata discussa nell’ambito della prima versione del Programma per la rivitalizzazione dell’esplorazione e della produzione di petrolio e gas naturale nelle aree terrestri (Reate), il cui rapporto finale fu pubblicato nell’ottobre 2017 dal governo dell’allora presidente Michel Temer.

Nel 2018 il piano fu poi inserito nel programma elettorale del candidato Jair Bolsonaro, secondo il quale «l’incentivo all’esplorazione non convenzionale» di petrolio e gas poteva essere «praticato dai piccoli produttori», in contrasto con «il monopolio della compagnia energetica statale Petrobras sull’intera filiera» degli idrocarburi.

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Jair Bolsonaro, presidente del Brasile – Foto: Isac Nóbrega/PR (via Flickr)

Corporazioni e fondi investimento sostengono la fratturazione idraulica

La versione più recente del programma Poço Transparente, evidenzia Pubblica, esiste dal maggio 2020, quando fu presentato nell’ambito del Programma di partnership di investimento (Ppi), piattaforma attraverso cui il ministero dell’Economia gestisce, in via prioritaria, privatizzazioni e concessioni.

Una prima bozza di avviso pubblico è stata già sottoposta a consultazione pubblica il 30 marzo e il 29 aprile. Appena il bando sarà pubblicato, le imprese private che intendono esplorare idrocarburi utilizzando la tecnica del frackng potranno presentare proposte, che saranno poi selezionate dal ministero. Molte corporazioni spinte da banche e fondi d’investimento nazionali e internazionali hanno già manifestato informalmente interesse.

Fratturazione idraulica: come funziona

Ma come funziona il fracking e perché è così pericoloso per la natura? Una volta identificato una riserva di idrocarburi non convenzionali, cioè “incastrati” tra le rocce (scisto, arenite o carbonato), un pozzo viene perforato verticalmente fino a raggiungere lo strato roccioso da esplorare, di solito a una profondità compresa tra 1,8 e 3 chilometri.

A quel punto viene praticata la fratturazione idraulica attraverso l’iniezione di grandi quantità di acqua (con oltre mille prodotti chimici) e sabbia ad alta pressione. La miscela distrugge le rocce, consentendo la fuoriuscita e la raccolta di gas e petrolio precedentemente inaccessibili.

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Foto: via Pixabay

Fratturazione idraulica: conseguenze e pericoli per atmosfera, ambiente, acqua e salute

Il processo, traumatico, può avere una serie di conseguenze ambientali. In primis, un aumento delle emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale.

In secondo luogo la fratturazione causa tremori nella terra, che possono arrivare a veri e propri terremoti, come quelli certificati negli Stati Uniti e in Argentina, fino a 3,5 gradi Richter.

Infine, esiste il rischio di contaminazione sia delle falde acquifere, attraversate nel corso delle perforazioni che avvengono con componenti chimiche nocive, sia di acque superficiali, come fiumi e torrenti. Il tutto senza considerare gli effetti sulla siccità di una pratica che ha bisogno di 17 milioni di litri d’acqua per ciascun pozzo per poter essere praticata.

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Foto: Joshua Doubek (via Wikimedia Commons)

Sindacati e associazioni contro il fracking

«Il fracking pone enormi rischi per le acque sotterranee e superficiali, per l’agricoltura e il bestiame e in particolare per la salute umana», afferma Juliano Bueno de Araujo, specialista in rischi ambientali ed emergenze, fondatore del No Fracking Brazil Movement e dell’Istituto Arayara.org.

«La decisione del governo federale è un altro colpo contro l’ambiente», ha detto il coordinatore generale della Federazione unica dei lavoratori petroliferi (Fuo), Deyvid Bacelar. «È inaccettabile dare la possibilità di svolgere un’attività petrolifera utilizzando questa tecnologia che danneggerà ulteriormente il nostro ambiente, causando danni principalmente al sottosuolo e alle acque sotterranee, mettendo a rischio l’importante sistema acquifero Guarani», sottolinea.

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