Scuola in Brasile, raddoppia l’abbandono scolastico
L’istituto Anisio Teixeira pubblica in nuovi dati sul sistema scolastico in Brasile. Peggiora anche il rendimento: è record di bocciature. L’esperta: «Necessario coinvolgere famiglie, comunità e aiutare i ragazzi a esprimersi su problemi e insicurezze»
da Rio de Janeiro, Brasile
Il tasso di abbandono scolastico nelle scuole dell’obbligo del Brasile è raddoppiato nel 2021. Lo scorso anno il 5,6% di bambini e adolescenti in età scolastica hanno lasciato le aule di scuola. Un aumento rispetto al già enorme 2,3% registrato nel primo anno di pandemia, il 2020.
I dati sono dell’Istituto nazionale di studi e ricerche sull’educazione Anísio Teixeira (Inep) e fanno parte dei risultati finali della seconda fase del censimento scolastico dell’istruzione di base del 2021. La rete delle scuole private non ha mostrato aumenti.
Il censimento scolastico è la principale indagine statistica del governo federale sulla scuola dell’obbligo. L’indagine è realizzata con la collaborazione dei dipartimenti dell’Istruzione di stati e municipi e fornisce le informazioni in base alle quali si stabilisce il trasferimento delle risorse.
Leggi anche:
• Brasile, Amazzonia a rischio: Bolsonaro “sfrutta” guerra Ucraina per deforestazione
• Rio de Janeiro: la lotta alla droga mette in pericolo il futuro degli studenti
• Istruzione in Brasile: tagli di Bolsonaro e pandemia negano il diritto alla scuola
Scuola primaria: il tasso d’abbandono raddoppia al Nord
La regione settentrionale del paese ha registrato in media un tasso doppio di abbandono scolastico. Mentre il paese ha registrato complessivamente un tasso del 5,6%, l’insieme degli stati del nord ha registrato il 10,1 per cento.
Mentre nelle scuole elementari del Brasile il tasso di abbandono è stato del 1,2%, nella regione nord il valore è stato del 2,5 per cento.
Sistema scolastico in Brasile: aumentano bocciature
L’indagine mostra anche un calo delle performance degli studenti che si riflette in un maggior numero di bocciature nel 2021 rispetto al 2020, anno in cui il tasso si era mantenuto stabile rispetto ai 5 anni precedenti. In particolare nella scuola elementare il tasso di promozione nel 2020 era stato del 98,9 per cento. Nel 2021, questa percentuale è scesa al 97,6 per cento.
Nel caso delle scuole superiori (corrispondente ai tre anni di medie e alle superiori in Italia), il tasso di promozione è crollato dal 95% del 2020 al 90,8% del 2021.
Leggi anche:
• Colombia, orrore a Bogotá: trovati 14 corpi messi in sacchi di plastica dopo le torture
• Embargo Cuba, Onu: “Il blocco economico Usa vìola i diritti umani”
La scuola in Brasile deve «invertire la rotta»
Secondo la pedagoga e specialista in psicologia dell’educazione, Anna Helena Altenfelder, nonostante i dati negativi è l’importante è tenere a mente che «c’è qualcosa da fare» per invertire il fenomeno. «Ci sono varie azioni possibili per affrontare queste sfide a breve, medio e lungo termine», ha dichiarato in un’intervista alla Cnn Brasil commentando i risultati dello studio.
«Nel breve periodo è necessario riportare questi giovani a scuola», ha detto. Oltre agli strumenti legali, per Altenfelder è fondamentale «il coinvolgimento della famiglia e della comunità. I colleghi possono partecipare a questo processo raggiungendo coloro che sono lontani dalle scuola». Una volta tornati a scuola è necessario che gli studenti «abbiano spazio per parlare dei loro problemi, insicurezze, lutti, e per poter scambiare le esperienze».
A lungo termine, per Altenfelder il problema va affrontato su base strutturale. «È necessaria una diagnosi sulla capacità di insegnamento e di apprendimento in modo da poter studiare delle priorità nell’azione votata al contrasto all’abbandono». Anche in questo caso la strategia si basa su protagonismo, coinvolgimento e partecipazione dei giovani. Come misura immediata, per Anna Helena Altenfelder è necessario che la connettività internet per studenti e scuole sia ampliata. «La mancanza di internet ha isolato gli studenti durante la pandemia e ha contribuito al danno educativo», ha concluso.