Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina: al via la 31esima edizione

Arriva la 31esima edizione del Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano (Fescaaal): proiezioni e incontri dal 29 aprile all'8 maggio 2022. Osservatorio Diritti è media partner dell'evento

Al via questa sera la 31esima edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina (Fescaaal) di Milano. L’evento sarà aperto alle 20.30, all’Auditorium San Fedele, con la proiezione della prima italiana di Twist à Bamako, ultima opera del maestro del cinema francese Robert Guédiguian che affronta un tema tabù sugli schermi cinematografici: le conseguenze del colonialismo e del neo-colonialismo in Mali.

Il regista presenta una ricostruzione vibrante e appassionata della capitale del Mali, Bamako, negli anni Sessanta: le sale da ballo e la travolgente voga del twist, l’amore tra due giovani militanti africani all’alba dell’indipendenza e l’utopia socialista panafricana che si scontra con la dura realtà delle forze reazionarie.

Anche in questa edizione Osservatorio Diritti è tra i media partner del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina.

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Immagine tratta dal film Twist à Bamako, proiettato al Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina 2022 di Milano

Festival del cinema africano 2022: il programma

Quello di quest’anno sarà un festival ibrido, che si svolgerà in presenza e online dal 29 aprile all’8 maggio, e che prevede 10 giorni di proiezioni, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei tre continenti in cinque diverse sale di Milano: Auditorium San Fedele, Cinema Arlecchino, Cinema Palestrina, Wanted Clan e CinéMagenta 63-Institut Français de Milan e 9 giorni di proiezioni online su MYmovies.

Alla nuova dimensione “ibrida” si ispirano la Zebra – da ormai 5 anni immagine simbolo del Festival e che quest’anno si presenta in veste “pixellata” – e il claim della 31ma edizione, Crossing Zebra.

«Crossing Zebra vuole evocare l’attraversamento degli spazi fisici e virtuali di una manifestazione che sin dalla sua nascita, nel 1991, ha incrociato culture e portato innovazione e che oggi propone nuovi modi di comunicare e di promuovere il cinema, in presenza e online», dicono le direttrici artistiche del Fescaaal, Annamaria Gallone e Alessandra Speciale.

Registi e film al Festival del cinema africano di Milano

Tutti i film, sia in sala sia online, sono presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano (alcuni anche con sottotitoli in inglese) e preceduti da una video di presentazione del regista. Tutti i registi presenti al Festival incontreranno il pubblico dopo le proiezioni, mentre quelli che non parteciperanno in presenza si collegheranno online in diretta per incontrare virtualmente il pubblico al cinema.

Ogni pomeriggio sarà organizzata poi l’Ora del té con gli ospiti del Festival, dove sarà possibile trattenersi più a lungo, in presenza o virtualmente su Zoom, con tutti i registi e ospiti del festival.

Complessivamente, è prevista la presenza di circa 50 ospiti, di cui una trentina in presenza e circa venti online.

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Immagine tratta da Qu’importe si les bêtes meurent di Sofia Alaoui, uno dei film proiettati al Festival del cinema africano, di Asia e America Latina (Fescaaal) 2022

Fescaaal 2022: la programmazione cinematografica

La programmazione del Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina 2022 prevede in tutto sei sezioni.

La prima è rappresentata dal concorso dei lungometraggi “Finestre sul mondo”, che propone una selezione di dieci film, tutte anteprime nazionali, provenienti dai tre continenti.

Tra i titoli si può citare, per esempio, il film Freda, che mette in scena in modo inedito la gioventù haitiana, tra creatività, miseria e lotta politica, o la pellicola colombiana Amparo di Simón Mesa Soto, dove una ragazza madre lotta contro il tempo per salvare il figlio arruolato a forza nell’esercito per una missione pericolosa.

Oppure, ancora, arriva dall’Algeria un terzo film che porta il nome di una donna, Soula, di Salah Issaad, ritratto inedito nel cinema arabo di una anti-eroina che cade di errore in errore nel tentativo di sottrarsi ai condizionamenti di una società conservatrice.

Un’altra storia al femminile è The Exam di Shawkat Amin Korki, che trasporta lo spettatore nel Kurdistan iracheno, dove due sorelle si battono con ogni mezzo perché almeno la più giovane possa continuare a studiare e avere una chance nel futuro.

La seconda sezione è quella dei cortometraggi africani, che ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano.

La terza sezione è invece il concorso “Extr’a”, dedicato ai film di registi italiani (o stranieri residenti in Italia) con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionati in questa sezione film di registi italiani girati nei tre continenti o film che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale.

Tra i 16 film in concorso quest’anno ci sono anche quattro prime mondiali: il film di Giuseppe Carrieri La leggenda dell’albero segreto, La pecora di Nour Gharbi, America non c’è di Davide Marchesi e Oltre la foresta di Jacopo Marzi.

La quarta sezione è quella “flash”, che raccoglie i film/evento del Festival: anteprime italiane di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali.

La penultima sezione è invece dedicata alle commedie provenienti dai 3 continenti e presenta quest’anno in anteprima italiana la commedia drammatica Kung Fu Zohra di Mabrouk El Mechri, film di chiusura del Festival.

Infine ci saranno i “fuoriconcorso”, tra i quali Children of the Sun di Prasanna Vithanage (vincitore del Fescaaal 2013 con With You, Without You) e Isole di Karine de Villers e Mario Brenta.

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Immagine tratta da Freda, uno dei film proiettati al Festival del cinema africano, di Asia e America Latina (Fescaaal) 2022

Non solo cinema: gli eventi del Festival del cinema africano 2022

Per la quarta volta il Festival propone gli “Africa Talks”, un appuntamento annuale che l’Associazione Coe organizza nella cornice del Fescaaal, in collaborazione con la Fondazione Edu, una fondazione nata per promuovere la formazione universitaria in Africa. Il format prevede una tavola rotonda seguita da un film a tema per approfondire gli aspetti più contemporanei e promettenti di un continente in trasformazione.

Il tema che sarà affrontato quest’anno è quello dell’industria culturale e creativa in Africa. Nella tavola rotonda dal titolo “Creative Africa. The future of cultural industries” si analizzeranno aspetti diversi di un mercato in cambiamento: dalle sfide recenti al supporto al settore, dai meccanismi di produzione a quelli di diffusione.

Un’attenzione particolare sarà rivolta alla letteratura africana, che nel 2021 ha vinto alcuni tra i più prestigiosi premi letterari, dal Nobel al Booker Prize, passando per il Goncourt, l’International Booker Prize, ai nuovi creatori di videogiochi africani e al mercato dell’arte contemporanea in Africa.

Nel 2022 torna anche la terza edizione del MiWorld Young Film Festival – MiWY, festival di cinema per le scuole in Italia dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e all’educazione interculturale.

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – Coe.

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