Rio de Janeiro: la lotta alla droga mette in pericolo il futuro degli studenti
Tre scuole pubbliche su quattro coinvolte in sparatorie. Operazioni di polizia pianificate per la mattina, negli orari in cui i ragazzi si trovano negli edifici. Ecco la pericolosa Rio de Janeiro, in Brasile, dove è spesso la polizia a diffondere insicurezza tra gli studenti di quartieri qualunque e favelas
Lo studio “Spari contro il futuro: l’impatto della guerra alla droga nella rete educativa municipale di Rio de Janeiro” mostra come le sparatorie derivate da operazioni della forze dell’ordine nella megalopoli in Brasile abbiano avuto un’enorme influenza negativa sull’apprendimento di quasi mezzo milione di studenti.
Rio de Janeiro pericolosa: sparatorie di fronte alle scuole
Tre scuole pubbliche su quattro a Rio de Janeiro sono state coinvolte in sparatorie nel 2019. In numeri, si tratta di 1.154 scuole, il 74% del totale, A dirlo è uno dettagliato studio di Fogo Cruzado, una piattaforma innovativa che produce dati aperti e collaborativi sulla violenza armata nelle regioni metropolitane di Rio de Janeiro e Recife.
È come se per ogni giorno del 2019 almeno sei scuole fossero state coinvolte in operazioni violente terminate in un confronto a fuoco tra polizia e bande criminali. Le scuole analizzate però non hanno sofferto in modo omogeneo l’impatto di questa violenza e infatti i dati forniti da Fogo Cruzado ci permettono di approfondire questo aspetto.
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Quartieri senza sicurezza con le operazioni di polizia
Il 40% dei presidi scolastici contabilizzati ha vissuto da 1 a 5 di questi episodi nel 2019, il 17% da 6 a 10, il 32% da 11 a 30 e l’11% delle scuole ha avuto più di 30 casi di sparatorie durante l’anno. Quattro scuole da sole concentrano 95 sparatorie derivate principalmente da operazioni della polizia contro il traffico di droga.
Rispetto a questi dati, uno dei punti di denuncia e polemica delle organizzazione della societtà civile contro le autorità consiste nel fatto che queste operazioni di “sicurezza” hanno un impatto reale sul crimine organizzato scarso o nullo: non portano cioè a nessun risultato permanente.
Inoltre, i dati mostrano che nel 2019 il 61% delle operazioni di polizia nella città di Rio de Janeiro è stato realizzato di giorno, principalmente nelle ore della mattina, l’orario in cui gli studenti sono in aula.
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L’impatto sugli studenti della città brasiliana
Questi dati, già di per sè chiarificatori di una situazione di estrema vulnerabilità del sistema scolastico pubblico di Rio de Janeiro, sono però ancora più gravi considerando lo studio realizzato dal Centro di Studi di Sicurezza e Cittadinanza (CESec).
La cordinatrice del CESec, Julieta Lemgruber, in una intervista al famoso giornale brasiliano Folha de S.Paulo pubblicata l’8 febbraio, racconta come lo studio “Spari contro il futuro: l’impatto della guerra alla droga nella rete educativa municipale di Rio de Janeiro” rende visibili le conseguenze per gli studenti di questa esposizione alla violenza armata prodotta dallo Stato brasiliano.
L’impatto negativo, come si legge dal report, non riguarda solo il breve termine (con chiare e gravi conseguenze psicologiche), ma provoca ripercussioni per tutta la vita dei giovani coinvolti che, con la diminuzione sostanziale del loro rendimento scolastico, avranno meno opportunità di trovare un lavoro ben remunerato.
Questo, ricorda Lemgruber, nei casi in cui queste operazioni non provochino danni peggiori. Come nel caso di Maria Eduarda (13 anni), uccisa dentro la sua scuola da un colpo sparato da un poliziotto in un’operazione nella Pavuna (nord della città) nel 2017. O come quello di Marcus Vincio da Silva (14 anni), ucciso da un colpo sparato da un blindato della polizia militare mentre andava a scuola nel Complexo do Maré (la favela dove è nata e cresciuta l’attivista Marielle Franco).
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Rendimento scolastico peggiore nei quartieri pericolosi di Rio de Janeiro
Lo studio ha esaminato 32 scuole che hanno avuto almeno sei operazioni di polizia durante il 2019 comparandole con altre che non hanno avuto problemi di sicurezza. Entrambi i campioni di studio avevano profili socioeconomici simili.
Utilizzando il Sistema di valutazione dell’insegnamento di base (Saeb), lo studio ha comprovato una riduzione di 8,2% punti di media (sommando le materie di lingua portoghese e matematica) nelle scuole coinvolte nelle sparatorie.
A questo si aggiunge il dato degli studenti del quinto anno di scuola ritenuti non idonei ad accedere al successivo livello educativo e che quindi devono ripetere l’anno scolastico. La percentuale media in questo ambito nelle scuole pubbliche della città di Rio de Janeiro è del 3,1%, mentre nelle scuole analizzate è del 4,9%.
Un’altra questione che coinvolge tutta la società brasiliana, non solo Rio de Janeiro, è vincolata al razzismo strutturale e alle rivendicazioni della comunità afrobrasiliana, storicamente marginata e invisibilizzata. In questo senso, è necessaria la precisazione fatta su Twitter dal CESec, attraverso la pagina del progetto “Drogas: Quanto Custa Proibir”
«È il razzismo che definisce l’intensità della violenza che colpisce migliaia di studenti della rete municipale di Rio. Nel 2019, solo 5 scuole municipali hanno concentrato più di 20 operazioni di polizia. In queste scuole, il 77% degli studenti è nero».
E, é o racismo que define a intensidade da violência que afeta milhares de estudantes da rede municipal do Rio. Em 2019, apenas 5 escolas municipais concentraram mais de 20 operações policiais no entorno. Dessas escolas, 77% dos alunos são negros. pic.twitter.com/ZtWStLtU8q
— Drogas: Quanto Custa Proibir (@CustoProibicao) February 7, 2022
Criminalità e violenza a Rio de Janeiro
Solo nel 2019, nella città di Rio de Janeiro sono state registrate 4 346 sparatorie che hanno prodotto 569 morti e 658 feriti.
Quasi la metà delle operazione realizzate dalla polizia ha come obiettivo combattere il traffico di droga (45% del totale) in una realtà urbana popolata da diversi gruppi criminali che occupano o si disputano il territorio.
Secondo quanto riportato da Fogo Cruzado e CESec, il 60% dei quartieri di Rio de Janeiro è sottoposto al controllo di gruppi criminali ben radicati e organizzati. Il 32% è terra di disputa e di combattimento, mentre solo l’8% è libero dalla criminalità.
La situazione dal 2019 non è migliorata e questo video del marzo 2021 pubblicato da Fogo Cruzado lo dimostra, facendo vedere come, oltre al Covid-19, le sparatorie continuino a impattare negativamente sulla quotidinadità degli studenti.
Nel video si vedono bambini e insegnanti sdraiati sul pavimento della scuola municipale Sobral Pinto, a Morro da Barão, a Praça Seca, questo venerdì 19 marzo. Quest’anno Fogo Cruzado ha già registrato 62 sparatorie a Praça Seca, il 48% delle quali a Barão.
Durante tiroteio, crianças e professores deitaram no chão da Escola Municipal Sobral Pinto, no Morro da Barão, na Praça Seca, nesta sexta-feira (19). Este ano, o Fogo Cruzado já registrou 62 tiroteios na Praça Seca, 48% deles foram na Barão. #FogoCruzadoRJ https://t.co/lCL67p3MDg pic.twitter.com/Fuiva6Cmbo
— Fogo Cruzado RJ (@FogoCruzadoRJ) March 22, 2021