El Salvador: giornalisti spiati dallo Stato

La Apple ha inviato una notifica a 24 giornalisti del Salvador allertandoli che i lori sistemi iPhone sono stati bersaglio di "possibile spionaggio" da parte di aggressori sponsorizzati dallo Stato. Coinvolta la società israeliana Nso Group

da San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico

«Apple crede che tu sia stato preso di mira da aggressori sponsorizzati dallo Stato che stanno cercando di compromettere in remoto l’iPhone associato al tuo ID Apple. Questi aggressori ti hanno preso di mira individualmente per chi sei o per quello che fai».

Questo l’inizio della mail con la quale il gigante tecnologico statunitense metteva in guardia decine di giornalisti del Salvador su un tentativo di spionaggio da parte di aggressori facenti riferimento all’apparato statale controllato da Nayib Bukele.

César Castro Fagoaga, presidente dell’Associazione dei giornalisti del Salvador (Apes), ha comunicato che tredici dei giornalisti che hanno ricevuto l’allerta fanno parte del quotidiano digitale El Faro, tre di  Prensa Gráfica, due di Diario de Hoy, uno di Disruptiva, tre di Gato Encerrado, uno di Diario El Mundo e un altro è un giornalista indipendente.

Sempre l’Apes ricorda sul suo sito web, denunciando quanto accaduto, che lo spionaggio informatico è punito dall’articolo 12 della legge speciale contro i reati informatici e connessi, che recita così: «Chiunque con finalità improprie ottiene dati, informazioni riservate o contenute in un sistema che utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione o uno qualsiasi dei suoi componenti è punito con una pena detentiva da cinque a otto anni».

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Il presidente del Salvador, Nayib Bukele – Foto: USAID (via Flickr)

El Salvador e spionaggio: la Apple fa causa all’israeliana Nso Group

L’allerta inviata da Apple ai giornalisti salvadoregni è avvenuta nello stesso giorno nel quale la compagnia Usa ha realizzato una vera e propria denuncia pubblica attraverso un comunicato nel quale manifesta l’attivazione di misure legali contro la società israeliana Nso Group.

«Oggi Apple ha aperto una causa contro Nso Group e la sua società madre per ritenerla responsabile della sorveglianza e del targeting degli utenti Apple. La denuncia fornisce nuove informazioni su come Nso Group ha infettato i dispositivi delle vittime con il suo spyware Pegasus. Per prevenire ulteriori abusi e danni ai suoi utenti, Apple sta anche cercando un’ingiunzione permanente per vietare a Nso Group di utilizzare qualsiasi software, servizio o dispositivo Apple».

I fondatori del Gruppo Nso, però, chiariscono che Pegasus è stato creato per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata e rigettano le accuse che lo vedrebbero come un programma di spionaggio utilizzato da agenzie di intelligence e governi, con la possibilità di accedere a email, fotografie e messaggi di testo.

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Negozio Apple – Foto: Vin Crosbie (via Flickr)

El Salvador, un Paese pericoloso non solo per i giornalisti

Apple non ha scritto però solo a giornalisti ma anche ad alcuni attivisti, oppositiori politici e deputati del Salvador. Lo stesso messaggio di allarme è stato infatti inviato a José Marinero e Xenia Hernández, rispettivamente presidente e direttrice esecutivo della Fundación Democracia Transparencia Justicia (Dtj), al parlamentare Jhonny Wright e al consigliere comunale di San Salvador, Héctor Silva (entrambi del partito di opposizione Nuestro Tiempo, Nt) e al direttore dell’organizzazione umanitaria Cristosal, Noah Bullock.

Erika Guevara Rojas, presidente di Amnesty International per le Americhe, ha commentato su Twitter la denuncia del giornale El Faro su quanto accaduto:

«Ogni giorno in Amnesty International registriamo nuove azioni statali per mettere a tacere il dissenso. Il giornalismo e la difesa dei diritti umani in Salvador sono nel mirino».

Situazione attuale in El Salvador: dall’elezione del presidente Bukele a oggi

Fin da giungo 2019, quando Bukele è diventato presidente, il Paese ha dovuto affrontare una situazione delicata per quanto riguarda la libertà stampain generale: da quel momento gli attacchi registrati contro giornalisti nel Paese centroamericano si sono moltiplicati.

Sempre César Castro  Fagoaga, intervistato dalla Rete internazionali dei giornalisti (Ijnet), avverte che questo allarme sorge in un anno, il 2021, in cui sono stati contati  210 attacchi contro i giornalisti (in 11 mesi), una cifra di molto superiore ai 125 del 2020.

Tra il 2 e il 4 dicembre 2019 la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) visitò il Salvador e in seguito, nel Rapporto sulla situazione dei diritti umani nel Paese nato da quella visita, fece molta incidenza sulla critica situazione della stampa.

La Cidh nel documento scrive di aver ricevuto durante la visita lamentele sul crescente ambiente ostile all’esercizio della libertà di espressione in El Salvador, che colpirebbe in particolare i giornalisti indipendenti. Tra le principali preoccupazioni, vari attori hanno citato un ricorrente discorso stigmatizzante promosso dagli ambienti governativi, sia sui social network sia in altri canali di comunicazione, contro media e giornalisti indipendenti.

In special modo appariva allarmante la virulenza negli attacchi sui social network contro le giornaliste volti a intimidirle, delegittimarle e metterle a tacere. Accuse e attacchi spesso legati alla pubblicazione di queste giornaliste di inchieste che documentavano presunti casi di corruzione e arbitrarietà nell’uso di fondi pubblici.

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Commissione interamericana dei diritti umani – Foto: Cidh (via Flickr)

 

Essere giornalisti nel Salvador

L’organizzazione Reporters senza Frontiere (Rsf) nell’ultima classifica per la libertà di stampa pubblicata ad aprile 2021 collocava il Salvador al posto numero 82 (in discesa di 8 posizioni). Secondo il rapporto dell’ong, i giornalisti salvadoregni sono stati un obiettivo specifico del presidente Nayib Bukele, che di solito non nasconde la sua animosità contro la stampa critica.

«La legge salvadoregna offre poca protezione alla stampa. I funzionari molestano e minacciano i giornalisti che cercano di indagare sulla corruzione o sulle manovre finanziarie del governo. Dal suo insediamento nel giugno 2019, il presidente Nayib Bukele ha aumentato gli attacchi e le minacce contro i giornalisti critici nei confronti della sua amministrazione, bloccandone molti sui social media e cercando di creare l’immagine della stampa nemica del popolo: un gioco estremamente pericoloso».

Dove si trova El Salvador (capitale San Salvador)

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