Consumo critico: che ne pensi di un’App? Faccelo sapere in 4 minuti

Ti interesserebbe avere nel tuo telefono un'App affidabile sul consumo critico che ti permetta di conoscere velocemente l'impatto sociale e ambientale di tutto ciò che compri, per poter fare acquisti rispettosi dei diritti umani e del nostro Pianeta? Osservatorio Diritti sta pensando seriamente di realizzarne una. Ma abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Se vuoi darci una mano, partecipa subito a questo sondaggio

Quando si compra qualcosa, qualunque cosa, si esprime una preferenza. Volenti o nolenti, consapevoli o meno, si sostiene un modello di società a scapito di un altro. Si vota a favore o contro i diritti umani e dell’ambiente. Per una crescita rispettosa delle persone e di ciò che ci circonda, oppure per una sfrenata ricerca del profitto, costi quel che costi.

Di esempi se ne possono fare a bizzeffe. Basti pensare a quando facciamo la spesa. Caffè venduto da una multinazionale o quello del commercio equo e solidale, che va a controllare il rispetto degli agricoltori nelle piantagioni? Arance e pomodori per due soldi e con una buona probabilità di finanziare il caporalato, oppure frutta e verdura un po’ più costosa, ma che dà anche qualche garanzia da un punto di vista sociale e ambientale?

Il discorso è bello e appassionante, ma come si fa ad avere tutte le informazioni necessarie a scegliere? Come si fa a sapere qual è l’impatto che avranno i nostri acquisti? Quali sono le marche che rispettano ambiente e diritti umani e quali quelle che vanno in direzione opposta? In altre parole: come possiamo essere dei consumatori critici e consapevoli nella nostra vita quotidiana?

Ecco, a Osservatorio Diritti ci siamo fatti queste domande. E siamo sempre più convinti che uno strumento in grado di aiutare tutti a fare acquisti in modo critico e consapevole è non solo interessante, ma necessario e urgente.

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Un’App per il consumo critico: il progetto sta nascendo…

«Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare nello stesso modo». Da questa potente frase di Albert Einstein ci è venuta un’idea pazza. Questa: fare un’App da scaricare sul cellulare, quindi uno strumento facile e immediato da utilizzare, che dia un giudizio sintetico sui produttori e la possibilità di approfondirne forze e debolezze da un punto di vista del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.

È un progetto ambizioso, sicuramente il più ambizioso tra quelli realizzati finora.

Per questo motivo abbiamo chiesto aiuto a chi ha già avuto un’esperienza molto significativa in passato, il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa (quelli della famosa Guida al Consumo Critico, tanto per capirci). Un’organizzazione con cui abbiamo sentito subito comunanza di intenti e dove abbiamo trovato gente disposta a valutare insieme l’idea e a lavorare con noi perché la si possa concretizzare.

… ma ci serve una mano!

Vista la complessità del progetto, però, abbiamo deciso che partiremo solo se saremo in tanti ad essere davvero interessati ad avere, usare, condividere e sostenere questa applicazione.

Ti chiediamo quindi 4 minuti del tuo tempo per rispondere ad alcune domande: ci aiuteranno a capire se questo progetto ha basi abbastanza solide per partire e, nel caso, a modellare questa applicazione sul consumo critico in base alle risposte.

Grazie per il tempo che ci vorrai regalare… quando avremo i risultati, sarà nostra premura comunicarti subito i prossimi sviluppi!

PS. Questo sondaggio sarà chiuso domenica 12 dicembre 2021. Per domande, chiarimenti o altro, puoi scrivici a [email protected] indicando come oggetto “App consumo critico – Sondaggio”.

SE LA PAGINA NON SI CARICA CORRETTAMENTE, CLICCA QUI PER PARTECIPARE AL SONDAGGIO

24 Commenti
  1. Vincenzo Russo dice

    Ciao,
    il progetto è molto ambizioso. Io vorrei suggerire di partire con un’approccio minimale, con i prodotti più famosi e più venduti, magari anche i più irrispettosi dei diritti e delle alternative un po’ sostenibili.
    Per la costruzione del database, almeno in fase di avvio, punterei su un’applicazione no code o low code (Airtable? Glide? Coda?).
    In seguito, si potrebbe espandere accedendo a database già esistenti, che ovviamente richiedono un costo di accesso (es. quello che usano i supermercati per i volantini). In pratica, per testare l’interesse, direi di partire con un’app anche bruttina e con pochi prodotti, e poi valutare come farla evolvere.
    Grazie ed in bocca al lupo!

  2. Maria Angela dice

    Ci sono aggiornamenti sulla app?

    1. Redazione dice

      Buongiorno Maria Angela,
      grazie per l’interessamento!
      L’aggiornamento più importante è arrivato giusto qualche giorno fa: abbiamo trovato un sostenitore che sosterrà parte della fase di partenza di questo progetto e questo ci fa avere la certezza – finalmente – che questa App si farà e ne siamo felicissimi!
      I nostri compagni di viaggio saranno sicuramente il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa (in Italia) ed Ethical Consumer (all’estero). E poi ci sarà un network ancora tutto da costruire.
      La notizia è fresca fresca, quindi ci stiamo organizzando ora per cominciare la fase operativa e l’App andrà online con tutta probabilità verso la metà del prossimo anno o forse un po’ prima, così da avere il tempo di fare le cose in modo approfondito e indipendente.
      Man mano che ci saranno novità, in ogni caso, le comunicheremo quanto meno attraverso la nostra newsletter del mercoledì.
      Grazie ancora e a presto!

  3. Stefano dice

    Buongiorno. Si dovrebbe fare una sezione apposita per i prodotti vegani. Io che sono vegano da 20 anni so districarmi molto bene nell’ambito spesa equa, solidale e km0, ma chi si avvicina a questa filosofia potrebbe giovarne un vantaggio.

  4. Paola dice

    Accolgo la proposta con molto favore, mi aiuterebbe molto quando devo fare la spesa. Mi sembra però un lavoro immane visto i tanti prodotti e le tante marche presenti sul mercato italiano, ad esempio tutti i supermercati e i discount hanno una propria marca per i prodotti di igiene e per gli alimenti e per tante altre cose. Dietro al nome del produttore si nasconde un mondo e forse uno stesso produttore o trasformatore, lavora in un certo modo per un committente ed in un altro per un altro committente. Forse si potrebbe partire pensando di censire una categoria di prodotti, ad. esempio solo l’alimentare oppure solo igiene personale. Avrete sicuramente già pensato a questi aspetti, vi sostengo e vi ringrazio

    1. Redazione dice

      Gentile Paola, grazie per il commento: ha colto perfettamente la complessità del progetto! Se decideremo di farlo – dipende ancora in larga parte dal numero di persone che si diranno interessate – abbiamo già scelto una categoria mercelogica Istat da cui partire. Poi potremo allargare il numero di marchi un po’ alla volta, è il bello di avere un’App, che può essere aggiornata e ampliata con il passare del tempo. Grazie davvero!

  5. Nadia Cottini dice

    La proposta è molto interessante e penso che potrebbe essere un supporto fondamentale per orientarsi in un mercato che offre molto ma non è sempre rispettoso di diritti/doveri.

  6. Andrea dice

    Scusate, ma a che pro chiedere nome e cognome di chi fa il sondaggio rendendoli pure campi obbligatori???

    1. Redazione dice

      Buongiorno Andrea, grazie per la domanda, perché ci permette di spiegare un punto che può senz’altro essere mal interpretato. Il motivo per cui chiediamo nome e cognome è uno: volevamo evitare, come già successo in passato, che arrivassero tante risposte da profili inesistenti. Abbiamo preferito avere sicuramente meno risposte (senz’altro ci sarà chi deciderà di non compilare il sondaggio per questo motivo), piuttosto che rischiare di avere tante risposte da chi compila il sondaggio per altre ragioni. L’esperienza ci ha insegnato, purtroppo, che questo accade molto più spesso di quanto si pensi. Detto questo, come scritto, chi compilerà il sondaggio riceverà un’email per sapere come è andato e, nel caso il progetto dovesse andare a buon fine, per farvelo sapere. I dati, in ogni caso, come scritto, saranno trattati in maniera aggregata: in altre parole, non sarà associata la risposta alla singola persona. Infine, come scritto, naturalmente, non cederemo questi dati a nessuno e li conserveremo solo per il tempo necessario. Grazie ancora per averci scritto, ci tenevamo a chiarire questo punto. Arrivederci

  7. stefano mannironi dice

    sono interessato alla proposta anche se non sono molto “tecnologico”

  8. Maria Lombardo dice

    Potrebbe essere una buon passo per migliorare il mondo. Il condizionale è doveroso: ci vogliono infatti onestà, trasparenza, confronto….e al momento non so, non sappiamo.

    1. Redazione dice

      Grazie del commento, è esattamente con questa intenzione che speriamo di poter realizzare questa App: dare il nostro piccolo contributo per migliorare le cose. E ha ragione, è una sfida che esige un gran lavoro e una grande onestà intellettuale, oltre a trasparenza e professionalità: è anche per questo che abbiamo cercato sin dall’inizio la collaborazione del Centro nuovo modello di sviluppo di Pisa, che per anni ha fatto la Guida al consumo critico, che è rimasto il riferimento in questo campo. Speriamo davvero di poter arrivare a realizzare questa App, dipende anche da quanta gente risponderà a questo sondaggio: se vuole aiutarci, lo faccia circolare il più possibile tra i suoi contatti. Grazie ancora e buona giornata!

  9. Claudio dice

    Iniziativa lodevole. L’attendo con molto interesse. Grazie

  10. Luciano Tribuzi dice

    Ho nostalgia della buona vecchia Guida al Consumo Critico. Se poi si reincarna in una APP speriamo funzioni come e meglio della prima.

  11. Enza dice

    Interessante e importante creare una consapevolezza sul consumo critico orientando così le scelte personali e cercando,nel nostro piccolo,di operare dei cambiamenti

  12. Valerio dice

    Interessante incrociare il lavoro di individuazione, filtro e monitoraggio dei produttori che fanno i gas con questa app.

  13. Giuliana dice

    Spero si farà la App

  14. Misterotto dice

    Per me è di fondamentale importanza conoscere e sapere esattamente il livello di qualità della persona o dell’azienda che mi sta vendendo qualsiasi qualcosa e non il prezzo.
    Tanto per fare un esempio: il personale è in regola? le norme igieniche sono rispettate? le materie prime sono tracciate?
    Altro esempio: dico sempre che quando si va in pizzeria, dovremmo avere il coraggio, prima di sederci, di chiedere di visionare i contratti di lavoro di tutti i dipendenti, di visitare la cucina e il deposito. Altrimenti si è complici, punto e basta!

  15. Roberto Brambilla dice

    Conoscete la app YUKA? Credo che sia nata in Francia. In parte dà un parere su aspetti ambientali e di salubrità del prodotto. Ammesso che non siano mossi da fini non conformi ai nostri, non potrebbe valere la pena di sentirli per eventuali collaborazioni?

    1. Redazione dice

      Buongiorno Roberto, grazie per la segnalazione! Noi abbiamo fatto un po’ di monitoraggio naturalmente e siamo aperti ad eventuali collaborazioni, non ci teniamo sicuramente a replicare lavori già esistenti. Detto questo, il lavoro di ricerca lo faremo in profondità solo se questo sondaggio ci confermerà che c’è abbastanza gente interessata ad avere un’App di questo genere. In questo periodo, quindi, se ci vuoi dare una mano ti chiediamo di diffondere il più possibile queesta pagina tra le tue conoscenze. Grazie ancora e… dita incrociate!

  16. Patrizia Ciabatti dice

    È una iniziativa Interessante e che facilita la possibilità di fare scelte e di diventare più consapevoli l’ importante sarebbe farla diventare di facile consultazione

  17. Nadia Scioscia dice

    La proposta è davvero interessante e penso che possa essere utile sul piano pratico. Potrebbe fare la differenza per favorire un consumo sostenibile

    1. Terry dice

      Trovo questa proposta molto interessante!
      Per ogni consumatore diventare consapevole di chi e cosa sono coinvolti nella catena dalla produzione all’arrivo sugli scaffali, è indispensabile come sapere dove gettare correttamente i rifiuti.
      Grazie

  18. Luigi Mosconi dice

    Molto interessante la proposta. Vedere come fare per agilizzarla e facilitarla il meglio possibile. Non sono internauta professionale

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