Vaccinati senza green pass: italiani immunizzati fuori dall’Europa non possono richiederlo*
Un vuoto normativo non permette ad alcuni cittadini italiani, già vaccinati con entrambe le dosi, di ottenere il green pass: ecco perché
Aggiornamento del 19-10-2021 *Dopo la pubblicazione di questo articolo, nato dalla segnalazione di un lettore, sono arrivate molte altre segnalazioni da parte di lettori che come Davide non riescono a ottenere il green pass nonostante siano stati vaccinati. Sono molti i casi di vaccinati all’estero con sieri non riconosciuti in Unione europea e in Italia rimasti senza green pass.
Nel frattempo, il ministero della Salute, con due circolari successive sull’equivalenza delle certificazioni rilasciate dagli Stati terzi, ha identificato i requisiti che devono riportare le certificazioni vaccinali e di guarigione emesse in altri Stati per potere essere valide in Italia. Sono: dati identificativi del titolare, denominazione, lotto e data del vaccino, dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato. Le certificazioni, si legge nella circolare del 4 agosto 2021, hanno la stessa validità del green pass italiano, ma sono riconosciute solo per i 4 vaccini autorizzati dall’Ema: Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson. La circolare del 23 settembre 2021 ammette anche i vaccini Covishield (Serum Institute of India), prodotti su licenza di AstraZeneca, R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca, Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca. Il vuoto normativo resta ancora per molti dei casi segnalati dai lettori, tra cui chi è stato vaccinato con il siero Sputnik, Sinovac e Sinopharm. Sotto questo aspetto, per alcuni vaccini riconosciuti dall’Organizzazione mondiale della Sanità (tra cui il vaccino cinese Sinovac) e per il russo Sputnik potrebbe arrivare a breve lo sblocco, che però per ora è al vaglio della Commissione Europea e potrebbe comportare una modifica del regolamento sul Green Pass.
Mancano pochi giorni dall’entrata in vigore del green pass obbligatorio in Italia, ma sono ancora moltissimi i casi di italiani vaccinati senza green pass. Tra questi ci sono anche coloro che sono stati immunizzati all’estero con vaccini non riconosciuti dalle agenzie del farmaco italiana ed europea.
Il ministero della Salute non permette la validazione delle loro certificazioni, perché vaccini come quelli russi e cinesi di fatto non sono ammessi e infatti in Italia non vengono somministrati.
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Vaccinati all’estero: in attesa di capire cosa si può fare
Allo stesso tempo però, succede che anche volendo, gli immunizzati con vaccini non riconosciuti non possono comunque sottoporsi a un nuovo ciclo di vaccinazione in Italia, perché le Asl non hanno il permesso di farlo.
Il problema è un vuoto normativo e ci si chiede se quello degli immunizzati con vaccini non riconosciuti rientrerà tra quei casi di italiani vaccinati all’estero in attesa di green pass che, come dichiarato dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sono ora al vaglio.
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Vaccinato in Brasile, «in Italia non posso fare nulla per avere il green pass»
«In piena emergenza sanitaria mi trovavo in Brasile. Appena è stato possibile, non ho esitato a vaccinarmi». A raccontarlo a Osservatorio Diritti è Davide Tuniz, cooperante di Novara. La sua è una delle tante storie di italiani vaccinati all’estero con sieri non riconosciuti in Italia.
Tornato in Italia a maggio 2021, Davide ha richiesto il green pass, ma ha scoperto di non averne diritto.
Era partito per Manaus, nello stato brasiliano di Amazonas, nel novembre 2020, con un biglietto di ritorno già prenotato per il successivo 2 febbraio. Ci era andato per motivi familiari.
Se fosse andato tutto bene, sarebbe tornato in Italia e si sarebbe vaccinato a Novara, la sua città. «Mio suocero avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico, che a inizio 2021 fu rimandato proprio a causa del Covid, gli ospedali erano pieni e il rischio di essere contagiati era alto», spiega Davide.
In quel periodo Manaus era al collasso per il diffondersi della variante brasiliana del coronavirus e negli ospedali era scoppiata una grave emergenza per la mancanza di bombole d’ossigeno. «Manaus era maglia nera del Covid in Brasile e io e mia moglie non siamo potuti tornare in Italia per diversi mesi. Nel frattempo, in città è partita la campagna vaccinale con il CoronaVac e mi sono vaccinato».
Si tratta del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica cinese Sinovac, che di recente è stato convalidato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, ma non è riconosciuto né in Europa né in Italia. E come ha scoperto Davide al rientro in Italia, non dà diritto al green pass.
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Vaccinati senza green pass, l’Asl parla di «buco nero burocratico»
Davanti all’impossibilità di ottenere il green pass con il vaccino brasiliano, Davide a maggio 2021 ha prenotato un nuovo vaccino in Italia, scoprendo però che la doppia vaccinazione non è ammessa.
«Confermiamo che si tratta di un buco nero burocratico dettato dall’impossibilità di di riconoscere tale vaccino in Europa», gli ha comunicato il Servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp) della Asl competente per territorio, dopo avere valutato il suo caso.
Quindi, anche volendo, l’Asl non può decidere né di vaccinare di nuovo, né emettere il green pass, perché per i casi come quelli di Davide mancano normative e leggi.
«Nonostante l’Asl mi abbia fornito tutte le informazioni necessarie, non c’è modo attualmente di uscire da questa situazione che più che medica è evidentemente burocratica», ha ammesso Davide, finito suo malgrado nella zona grigia dei vaccinati senza green pass.
Le agenzie sanitarie possono solo emettere infatti un certificato di avvenuta vaccinazione, che però non ha validità come green pass. «Dal 6 agosto, con l’entrata in vigore del green pass obbligatorio (come da decreto legge n.105 del 23 luglio 2021, ndr) pur essendo immunizzato, sarò di fatto penalizzato nella mia vita sociale e quotidiana, ma quel che mi preoccupa di più e che si tratta di una situazione per ora senza soluzione», ha concluso Davide.
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Quali vaccini sono riconosciuti in Italia e in Europa
In Europa è l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) a valutare i vaccini, che possono essere messi in commercio solo dopo avere ricevuto la sua autorizzazione.
I vaccini Covid convalidati dall’Ema sono quattro, quelli di Pfizer-BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Janssen Pharmaceutica. Sono gli stessi autorizzati in Italia, che però hanno dovuto passare prima al vaglio dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
I vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson sono dunque a oggi gli unici vaccini che permettono di richiedere il green pass in Italia.
Per quanto riguarda il riconoscimento del green pass in Europa, le autorità sanitarie di uno Stati membro dell’Unione europea è tenuto a riconoscere i certificati vaccinali che sono stati emessi in altri Stati membri, così come previsto dai Regolamenti UE 2021/953 e 2021/954 del 14 giugno 2021.
L’Eu Digital Covid è infatti riconosciuto dal 1° luglio da tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea, oltre che da Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Possono ottenerlo i cittadini dell’Unione europea vaccinati, ma per l’appunto solo con vaccini riconosciuti, coloro che sono guariti dal Covid o sono in possesso di un test negativo.
Ragazzo Residente in Irlanda, trovandosi in vacanza in Italia con Green pass, 2 dosi “moderna” ,quasi in scadenza, chiede terza dose che gli viene concessa, sempre “moderna”, previa tessera sanitaria italiana temporanea generata sul momento. Al rientro in Irlanda non gli viene convertito il certificato di vaccinazione anti covid – sars 19, perché è l’Italia che se ne deve occupare . l’Asp invece sostiene che non essendo cittadino italiano non spetta al ministero della salute rilasciare il Green pass.E’normale mettere in condizioni di enorme disagio costringendo in un limbo una persona che comunque ha fatto più del suo dovere? A chi bisogna rivolgersi?
Stesso problema….
Vaccinato in Cina con “CHO cells” (ben 3 dosi), e ora in Italia… E l’ASL rifiuta di sottopormi al vaccino.
Cosí mi tocca spendere soldi per tamponi, ed essere trattato alla stregua di un No-Vax da parte di colleghi e amici. Eppure io mi farei ribucare altre 10 volte se necessario!
I vaccini salvano vite, ma questa impasse burocratica va risolta in fretta….
Grazie
Francesco
salve io sono dayaisy e mi sono vaccinata a cuba con abdala e tengo tutte le tre dose dil vaccino nel tesserino vaccinale ma posso circola con questo tesserino pur non avvendo il diritto al green pass.e devo andare a lavorare a milano da napoli .come facio
Ho fatto il vaccino Moderna in Guatemala e ora come faccio a registrarmi per favore Qualcuno può aiutarmi?
Allora, ci si rivolge ad un avvocato e si comincia una class action?
Come ci si organizza?
C’e’ un avvocato qui? Qualcuno ne conosce uno di onesto e battagliero?
Scrivetemi a [email protected]
Salve,
Ho lo stesso problema. Vaccinato con Sputnik negli Emirati, ma non riconosciuto in Italia e in Europa. mi unisco alla class action.
Anche mio marito è vaccinato Sinopharm negli Emirati. Ora è rientrato in Italia e secondo il nuovo decreto dal 15 ottobre per lavorare dovrebbe fare un tampone ogni due giorni! Bisogna fare qualcosa per ottenere il riconoscimento, siamo d’accordo per la class action
Forse qualcosa si muoverà…
Da quanto ho sentito, proprio in vista dell’obbligo totale del 15 ottobre di avere il Green Pass, dovrebbe esserci un incontro giovedì per risolvere il limbo nel quale ci troviamo.
Cross finger!
Novità sull’incontro?
Deduco che nulla sia cambiato. Noi siamo residenti all’estero e non possiamo rientrare in Italia anche se siamo vaccinati con Sinopharm.
Francia. Spagna, Olanda hanno riconosciuto questo vaccino e tolto la quarantena per chi arriva da Paesi con indice RT più basso del Paese d’ ingresso.
Insomma, SI SONO DIMENTICATI DI CONSIDERARCI!
Mi sembra una cosa assurda e a dir poco imbarazzante. Ho sentito Ambasciata, Consolato, la mia ATS ma nessuno sa nulla.
Beneeee!!!!
Ed ora che il Green Pass sarà obbligatorio per tutti dal 15 ottobre, anche per recarsi sul posto di lavoro, NOI come faremo? Tampone ogni 48/72 ore?
E la discriminazione continua!
Che qualcuno faccia qualcosa, per cortesia. Adesso non si tratta più di risolvere un buco legislativo, ma di permettere ad una serie di cittadini rispettosi e amanti della propria comunità di poter continuare a vivere in una comunità libera e democratica.
SOS SOS SOS
Gian Luca
LISETTE HERNANDEZ CARRILLO, cubana, recidente italiana, vaccinata a Cuba in mese di Giulio, 2 dose di SOBERANA 2, sono in Italia da 5 messe, anche ho il vaccino cubano con protezione di 91% , vaccino approvato dalla OMS, è qui non ho il Green Pass, non posso né anche andare alla scuola dalla mia figlia. Incredibile la discriminazione, pur avendo un vaccino buono, approvato e sicuro.
Cosa posso fare, non posso fare un’altro vaccino, come se fa quando, chiudere la porta alla tua faccia se fa troppo abituale è nessuno trova una soluzione.
Io nesecito aiuto.
Grazie
Il ministero della sanità non riconosce nemmeno tutti i vaccini Astrazeneca! Riconosce solo Vaxzevria e non Covishield, vaccino comunque Astrazeneca, ma prodotto in India, che viene somministrato in molti stati africani anche finanziato dall’organizzazione mondiale della sanità.
È assurdo come il sistema sanitario nazionale mi abbia riconosciuto la vaccinazione con Covishield e l’abbia anche inserita nel mio certificato vaccinale, mentre il Ministero della salute non lo faccia per l’emissione del green pass!!! Ma comunicano tra di loro?? Inaudito!
Incredibile e paradossale il mio caso: lavoro in Egitto, quando a giugno ho avuto l’opportunita’ mi sono vaccinato con Astrazeneca, (l’alternativa era il Sinopharm non riconosciuto in Europa), che era nel mirino per sospetto causa trombosi, mentre in Italia ancora non sarebbe stato il mio turno. Dopo 3 mesi faccio la 2nda dose, (24 agosto), faccio una foto della boccetta, perche’ per la prima dose non avevo il dato del lotto, che la sanita’ egiziana non rilascia, e stamattina mando mia moglie al centro per la conversione del certificato rilasciato in Egitto, con autodichiarazione firmata dal sottoscritto.
Risultato: messi in dubbio tutti i documenti rilasciati dalla locale sanita’ egiziana, perche non riportava il lotto, compreso un certificato con QR code internazionale (simile al green pass, ma non esso, che in Egitto lo ritiri a 20 euro, ma dove sono inequivocabilmente riportati tutti i dati).
Morale: dopo incazzature mie via wapp in collegamento con mia moglie sul posto, non rilasciano il green pass perche’ manca il dato della prima dose dando la colpa al sistema informatico che non accetta, io che ho avuto il coraggio di farmi Astrazeneca, nella bolgia del distretto in cui mi sono vaccinato, fortunatamente senza beccarmi il covid, adesso che tornero’ in Italia dopo 3 mesi, non saro’ libero di mangiarmi una pizza con la famiglia…se penso che in Puglia quest’anno hanno vaccinato i turisti stranieri per rilasciare loro il green pass, mentre io sgobbavo qui in Egitto, mi viene voglia di togliere dalla busta paga i contributi regionali e provinciali che servono nel loro piccolo a stipendiare questi personaggi che invece di avere buon senso e risolvere il problema, si nascondono, lasciano al cittadino comune l’incombenza di trovare il modo di risolvere diversamente. Per la precisione, parlo del Centro Vaccinazione Asl di Taranto, sito in Viale Magna Grecia 418.
Se penso che con tutti i proclami che si fanno sulla digitalizzazione dei sistemi pubblici, siamo comunque schiavi dell’informatica, ebbene e’ meglio ritornare alle compilazioni con la bic….
Domani contattero’ l’ambasciata, spero ne valga la pena.
Quindi adesso noi che abbiamo vaccino sinopharm cosa dobbiamo fare per il lavoro
Caro ministro Di Maio, per favore se c’è,batta un colpo altrimenti può sempre ritornare alla sua vecchia carriera servendo bibite fredde dentro gli stadi con un bel green pass.
scrivo dall’Argentina. sono uno dei tanti italiani residenti all’estero che si sono vaccinati ma non possono ottenere il green pass. Vaccinato con sinopharm(2 dos), ho chiesto al consolato italiano cosa potevo fare per ottenere il green pass e poter viaggiare con volo litalia e rientrare in italia ( non ho potuto scegliere il vaccino che lo stato argentino mi somministrava a costo zero). La risposta è stata che il vaccino che mi era stato somministrato non è riconosciuto in italia e che potevo fare a mie spese altri 2 vaccini con una casa farmaceutica riconosciuta…..come sempre i servizi consolari sono di grande aiuto(sarcastico!!!!).
Suggerisco e propongo unirci in una classaction tutti gli italiani vaccinati ma non abilitati ad ottenere il green pass.
sono 2 anni che non mi permetteno tornare, tra chiusure,cancellazioni voli e adesso il certificato di vaccinazione….uniamoci e otteniamo risposte
Io co sto stesso problema ma con covishield fatto in india
Presente per la classaction! Vaccinato Sinovac in Algeria
Stesso problema con vaccinazione Sinopharm quando vivevamo negli Emirati, mentre in Italia c’era drammatica carenza di vaccini. Ci sono moltissimi impossibilitati a ricevere Green Pass e pure nuova vaccinazione perché i centri vaccinali non li somministrano a chi ha già / dichiara di aver avuto il vaccino.
Comincio a credere che l’Italia voglia solo far ingrassare di soldi certe industrie farmaceutiche. Altrimenti non si spiega il perché non vengano accettati tutti i vaccini approvati da OMS. Qualcuno me lo sa dire grazie
è chiaramente una scelta politico/economica…..quello che mi chiedo è: con tutti gli investimenti cinesi in italia perche probiscono e non riconoscono i vaccini cinesi?….ècosi forte il legame con la Cina che la pandemia è iniziata in Cina e subito dopo è arrivata in Italia, a dimostrazione del forte e continuo legame tra i due paesi. e adesso che mi hanno vaccinato con un vaccino Cinese mi dicono che non sono benvenuto nel mio paese…..
Sono in la stessa situazione, sono andata al mio paese o avuto il covid, doppo 3 mese o fatto il primo vacino de sinovax, torno a Italia dove o la residenza da tanti anni, non riesgo a prendere il green pass, chiedo informazioni a dove accudire, il mio medico de familia no mi dà una risposta aceptable ,dicci che non è de la sua competenza…sono propio esaurita,,rischio de perdere il lavoro,
Forse ci siamo!
La prima notizia del TG di oggi è stata che Draghi vuole rendere obbligatorio il vaccino. Se così fosse, sarebbero obbligati a riconoscere i vaccini fatti all’estero, di qualunque produttore essi siano.
Secondo voi, tra i nostri pagliacci, chi si prenderebbe la responsabilità di sovra-vaccinare qualcuno di noi?
Gian Luca
Uno qualunque dei pagliacci visto che lo vogliono già fare con quelli di San Marino vaccinati con Sputnik . Preparatevi quindi serenamente alla terza dose di un vaccino Xy
Da quello che so io, e qualcuno mi corregga se sbaglio, i vaccinati Sputnik di San Marino hanno già avuto l’amnistia…
E sono regolarmente in possesso del proprio Green Pass
Lavoro in un ente di ricerca e ho due colleghi, uno Brasiliano vaccinato con Pfizer ed uno cinese vaccinato con uno dei vaccini cinesi non riconosciuti dall’Italia. Entrambi non possono andare a ristorante, alla mensa dell’ufficio e non possono viaggiare fuori regione poichè non hanno il green pass e non sono iscritti al SSN. Però sono vaccinati. Sapete se ci sono novità normative al riguardo?
Sono Italiano come mia moglie residente all’estero e iscritto regolarmente all’ AIRE di Dubai – Emirati Arabi.
Siamo entrambi vaccinati con al Sinopharma già che in primavera di questo anno era l’unica disponibile a Dubai e, tra l’altro, riconosciuta con minimi ‘side-effects’ di salute. Mia moglie ha avuti due ‘shots’ mentre io ne ho già fatto un terzo in agosto, un ‘Buster’ come si dice in Inglese.
La vaccina Sinopharma é riconosciuta ufficialmente dall’ OMS (WHO in Inglese) ed oggi già da vari paesi europei (tra i quali la Spagna e l’Austria). Si può capire perchè l’Italia non accetta una decisione – ripeto ufficiale – dell’Organizzazione Mondiale della Salute? Perche ne io ne mia moglie possiamo ottenere il passaporto Verde? ? Benchè ci sembra un diritto legittimo?
sono nella stessa situazione vostra…..in argentina.
Ricordo all’autrice dell’articolo che chi si è vaccinato non può in alcun modo essere definito come ‘immunizzato’, potendo, comunque, sia infettarsi che contagiare altre persone…
Essere precisi ed evitare di enfatizzare, ritengo siano doti fondamentali e doverose di chiunque si rivolga al pubblico…
Gentile Fabrizio, grazie per averci scritto. Riportiamo qui la definizione di “immunizzare” data da Oxford Languages, il più importante editore di dizionari al mondo: “Rendere immune da una malattia mediante vaccinazione: il vaccino immunizza i bambini dal (o contro il) vaiolo”. Credo che l’uso che abbiamo fatto di questa parola, dunque, sia piuttosto preciso. Che poi nessun vaccino al mondo possa garantire al 100% da una malattia, sia quanto a contagio sia quanto all’essere contagiosi, è un dato di fatto. Grazie per averci permesso di precisarlo.
Il vaccino immunizza se è STERILIZZANTE (come nel caso di quello utilizzato per il vaiolo).
I vaccini utilizzati per la Sars-cov2 non sono sterilizzanti, quindi non danno nessuna immunità, altrimenti coloro che si vaccinano non avrebbero la necessità di continuare ad utilizzare mascherine.
Il concetto è ben espresso sul “consenso informato” che viene fatto firmare prima della vaccinazione: previene il COVID-19 malattia causata dal virus Sars-cov2… se lo scrivono i produttori immagino che ci sia da crederci.
L’immunizzazione è messa in atto attraverso diverse tecniche di immunoprofilassi, la più comune e nota è la vaccinazione. “Immunizzato” non significo che il vaccino funzionerà al 100% (non esiste alcun vaccino di questo genere). Nella letterattura scientifica questo termine viene usato correntemente anche quando si parla di vaccini contro Sars-Cov-2. Grazie per l’ulteriore possibilità di chiarire il significato di questo termine
La mia situazione è uguale, sono 5 mese che sono in brasile, sono venuta per il funerale di mio amado padre… residente in italia da 15 anni, no ho più un lavoro,no ho più una casa,ho perso tutti il miei pertence,ho sempre lavorato in italia regolare,mi trovo in una situazione disperata e tutto questo perché sono stata obbligata a prendere un vaccino che no è ancora acceto in italia…È vergognoso…
Anche io e mio marito ci siamo vaccinati in un Paese extra-europeo, dove risiediamo per una parte dell’anno. Appena è partita la campagna vaccinale nel Paese in cui ci trovavamo, non ci abbiamo pensato due volte, da cittadini responsabili siamo andati subito a vaccinarci. Nonostante ciò, l’Italia non riconosce il nostro vaccino e abbiamo enormi difficoltà a svolgere una vita normale nel nostro Paese.
Mi trovo purtroppo nella stessa situazione. Mi sono vaccinata con Sinovac in Repubblica Dominicana dove mi trovavo a vivere e lavorare. Sono rientrata in Italia e non ho accesso al Green Pass. Mi preoccupa molto la situazione perchè oggi stesso ho letto che da ottobre sarà obbligatorio anche nelle imprese private. Cosa possiamo fare tutti noi che siamo in questa situazione?
Salve, dal mese di maggio mi trovo in Australia per motivi familiari, resterò ancora qualche mese, nel frattempo vista la situazione qui a Melbourne ho deciso di vaccinarmi, vaccino Pzifer, tra sei settimane dovrò ricevere la seconda dose. Ma mi sorgono dei dubbi nel momento in cui ritornerò in Italia visto la gran confusione riguardo al green pass, in questo caso per quanto riguarda la mia situazione come funziona? Avrò diritto al green pass? Potrò richiederlo nonostante io abbia ricevuto il vaccino in Australia?! Grazie per L attenzione.
Anche per me stesso caos vaccinato in India con Covishield (astrazeneca ) riconosciuto in Germania Francia Svizzera Belgio Spagna Grecia e altre 12 nazioni europee ma noi i più intelligenti no non lo riconosciamo. I soliti politici incapaci a fine settembre rientrerò in Italia e il green pass me lo sogno. E semplicemente assurdo
Anche per me lo stesso problema. Vaccinato in India con 2 dosi astrazeneca Covishield. A fine settembre rientrerò in Italia. E in ambasciata italiana a Delhi nessuno sa dirmi nulla pare che il green pass non possa averlo. A me sembra di sognare facciamo gli splendidi e non riusciamo a risolvere nessun problema il solito governo italiano di incapaci Bravi solo a rubare.
Buonasera a tutti, anche mio marito marocchino cittadino italiano trovandosi in Marocco in piena pandemia vaccinato con Sinopharm al rientro in Italia non ha diritto al green pass. Speriamo che l EMA si svegli e approvi questo e tutti gli altri vaccini. Ho letto che per gli abitanti di San Marino questo problema è già stato risolto!!!!
Mio marito è stato vaccinato con la second dose di Astrazeneca in Romania. Nonostante abbia provveduto a tutti gli adempimenti richiesti attraverso l’ASL di Sondrio (Lombardia) non ha la possibilità di scaricare il green -pass.
Cosa si può fare?
Nel mio caso il green pass non è stato concesso perchè la prima dose è stata fatta con Covidshield (Astrazeneca India), la seconda con Astrazeneca Oxford. Sono stato vaccinato a Capo Verde, Paese che ha ricevuto i vaccini nel quadro del programma Covax dell’OMS. Non si capisce inoltre perchè quasi tutto i Paesi UE abbiano riconosciuto Covidshield e la bel Paese no. Morale: torno in Italia fra una settimana dopo 18 mesi e verro trattato come un appestato.
Buongiorno a tutti
Lavoro in Brasile e ho fatto la prima dose di Covishield (AZ) a giugno,dovro’ fare la seconda dose a metà settembre e dovrei rientrare in Italia a fine mese.
Credo che omettero’ di aver fatto una dose e faro’ il ciclo intero di vaccinazione in Italia,visto che non ci sono altre soluzioni.
Io mi sono vaccinata con PFIZER in USA, con regolare certificato. Come posso avere il green pass?? grazie!!
Io ho fatto la prima dose di vaccino Pfizer in Kosov e volevo sapere se posso fare la seconda in Italia. Sono residente in Italia lavoro in Italia.
Ma possibile che al ministero della salute non si pongano il problema degli italiani vaccinati all’estero con vaccini non riconosciuti dall’Ema? Mia figlia è stata vaccinata in Sud Sudan con doppia dose di AstraZeneca Covishield, ma non ha diritto al green pass in Italia, quando invece in Spagna, Germania, Francia lo stesso vaccino è riconosciuto. Anch’io mi chiedo, perché i media non ne parlano? Come possiamo fare sentire la nostra voce?
Bisognerebbe conoscere qualcuno che faccia il giornalista in qualche TG o in qualche testata giornalistica, per esempio…
Osservatorio Diritti è una testata giornalistica…
Io sono nella stessa situazione mi sono vaccinato in Brasile con coronavac
E per colpa di alcuni incapaci europei e italiani messi ai vertici dell’EMA che non sanno niente di vaccini mi trovo altamente penalizzato senza motivo.
L’Europa e l’Italia si sentono al centro del mondo quando invece siamo governati da incapaci cose assurde e regole senza senso
Io e mio marito ci siamo arresi: rifaremo il vaccino anche se già con due dosi di coronavac, scrivere denunciare e protestare non è servito a nulla, non ci danno il greenpass. E’ paradossale l’attenzione e la voce che si dà ai no-pass, no-vax e asociali simili mentre si ignorano le istanze di chi si è vaccinato altrove, la burocrazia uccide più delle malattie.
Daniela
Protestare sotto dittatura serve solo a far arrabbiare il dittatore.
Io ho fatto entrambe le dosi di vaccino in ITALIA, eppure non mi danno il green pass. È passato più di un mese, ho controllato che i vaccini fossero registrati nel curriculum vaccinale, ho fatto decine di chiamate al 1500 ma loro si limitano a fare segnalazioni che non servono a niente. Chiunque provi a contattare se ne lava le mani e io mi ritrovo vaccinata ma senza green pass, impossibilitata a fare qualsiasi tipo di programma per andare da qualche parte. Che poi loro dicono che vale il cartaceo, ma voglio vedere quant’è valido se devo andare in un altro paese europeo. Ormai non so più che fare.
Buongiorno Imodya, provi a chiedere direttamente in farmacia: a mia mamma lo hanno dato in 3 minuti, dopo che lo rincorreva da più di due mesi.
Con lei ha funzionato.
Buona fortuna.
Gian Luca
Sono rientrato dal Brasile all’inizio di luglio. In Brasile ho fatto il vaccino chiamato Butanta cioè CORONAVAC. Ho fatto le 2 dosi. Sono stato trasferito dal Brasile in Italia. Voglio fare il green pass…sono stato in farmacia per chiederlo ma mi è stato detto che non posso averlo perchè non risulta di aver fatto il vaccino qui in Italia e non è riconosciuto qui in Italia. Io a fine mese devo viaggiare e come faccio senza green pass?????
Vivo in Mexico ma ho famiglia in Italia dove rientro una o due volte l’anno, vaccinata in marzo con Sinovac e mi trovo nella stessa situazione di tutti, non posso avere il green pass italiano. Il Mexico invece mi ha rilasciato un certificato di vaccinazione con tanto di QR. Sono disponibile per qualsiasi tipo di azione comune.
Buongiorno, vaccinata a Miami con vaccino Johnson lo scorso Maggio (ero via per lavoro e avendo l’opportunità l’ho colta al volo). Tornata in Italia dopo diverse chiamate ed email sono riuscita a far registrare il vaccino alla mia ASST di competenza ed infatto lo vedo del fascicolo sanitario della Regione Lombardia ma il sistema nazionale non hai dati per emettere il green pass e Regione/ASST/Ministero continuamo a dirmi che non sanno dove sia il problema. E’ ridicolo, assurdo , demotivante … alla fine avevo più diritti se non avessi fatto il vaccino..
Salve,
avevo fatto anche io quella procedura, ma è inutile ai fini del Green Pass; serve solo per farlo apparire sul Fascicolo Sanitario (addirittura nel mio caso non ripostava neanche quale vaccino avevo fatto).
L’immissione “buona” è possibile solo dal 04/08/2021 grazie alla relativa Circolare Ministeriale.
Non voglio difendere nessuno o far polemica… è solo un gran casino.
Rientrato dalla nigeria 2 dosi astra con gren card e codice a barre che debbo fare
Vaccinato in Sri Lanka con Sinopharm, dato che non potevamo aspettare ulteriormente che aprissero le frontiere per farlo in Italia, ora dobbiamo rientrare e non avremo diritto al green pass, e non sappiamo nemmeno se potremo integrare il vaccino con uno riconosciuto dall’Ema.
Io ho fatto il vaccino Pfizer (entrambe le dosi) in Qatar ad Aprile e sto cercando di ottenere il Green Pass dal 30 Giugno. Sono residente in Italia e lavoro in Italia; ho semplicemente fatto il vaccino durante una lunga permanenza lavorativa in Qatar.
Dopo più di 1 mese di telefonate ed email inconcludenti durante le quali mi trovavo persone completamente ignoranti della materia (non colpa loro, ma di chi ce le ha messe senza un’istruzione adeguata), il 09/08 la mia ASL mi ha detto che esiste circolare del 04/08/21 che copre il mio caso ma loro (ASL Toscana) non sono in grado di seguire la procedura descritta. Quindi niente da fare.
Proprio oggi pomeriggio mi hanno scritto nuovamente dicendo che un particolare ufficio è adesso capace di fare il tutto; domani ci provo ma non sono positivo.
Aggiornamento: l’ufficio al quale mi hanno mandato è stato capace di effettuare la procedura e sono uscito con un numero di richiesta Green Pass. Tempo di arrivare a casa ho attenuto l’AUTHCODE per email; provo a scaricarlo ma mi dice che l’AUTHCODE non è valido…
Sicuro non ci voglia un po’ di tempo perché venga processato dal sistema?
Onestamente è la mia speranza, ma d’altra parte se mi arriva l’email con l’AUTHCODE io mi aspetto che sia tutto ok. Ho anche verificat sia entrando con SPID che sul Fascisolo Sanitario Elettronico, ma niente da fare.
La scorsa settimana ho fatto un tampone ed il Green Pass è stato scaricato immediatamente con l’AUTHCODE; spero che per i vaccini sia diverso.
Aggiornamento: preso avvocato che ha mandato diffida a Ministero, ASL e Regione. Adesso il green pass e’ scaricabile
I primi di marzo , quando in Italia era ancora tutto in altomare , trovandoci io e mia moglie in Repubblica Dominicana , abbiamo usufruito dell’opportunita che ci ha dato il governo di quel paese e ci siamo vaccinati con le due dosi del SINOVAC . Allora non si parlava di carta verde , il problema era vaccinarsi . Ora a distanza di mesi veniamo emarginati , non riconosciuta la vaccinazione SINOVAC e tantomeno la possibilita di rivaccinarci . Da quello che leggo in internet , siamo in diverse decine di migliaia in questa condizione di esodati . Forse interessa a qualcuno dalle parti di Speranza ? Speriamo .
Buongiorno, chiedo se non è possibile fare una class action per riuscire ad avere voce al Ministero.
Mia moglie ha la vaccinazione completa con Covishield e io una dose di Pfizer fatta in Brasile. Stiamo tornando in Italia per iniziare la nostra vita qui e scopro solo ora che avremo difficoltà al lavoro per via di questo cavillo. Chi paga per questo? Non chiedo all’Italia di far vaccinare con vaccini che non approva, ma almeno accettare e dare il green pass a chi li ha già fatto.
Spero si possa risolvere questa situazione al più presto.
Marco, io ho scritto mail a mezzo mondo (ministro della Salute, ISS, AIFA, EMA…) e dubito riceverò risposte…
Ad ogni modo, soano intenzionato a “urlare” a tutti questa nostra condizione di mezzo.
Una volta dicevano: Italia agli Italiani! Ed oggi io, Italiano e fiero di esserlo, non posso tornare nella mia amata Patria? Disastro su tutti i fronti.
Sarei curioso di sapere se gli innumerevoli ambasciatori italiani sparsi nel mondo, con molta probabilità vaccinati all’estero, si trovano nella nostra situazione.
Concordo io vaccinato covishield in India a fine mese rientrerò in Italia e nessuno sa dirmi cosa fare. So per certo che l’Italia ha mandato vaccini per ambasciatori vari ma non per i suoi cittadini.
Buonasera,oggi 26 agosto 2021 siamo in zona arancione ,qui in questo paesino della Sicilia.Ho il green pass ,2 vaccinazioni da oltre 1 mese.Eppure obbligano anche chi ha il green pass al coprifuoco alle 22. A questo punto,anche io che sono una sostenitrice dei vaccini,mi sento limitata nelle mie libertà costituzionali (e mi sento presa in giro).E’ inconcepibile che l’ordinanza ponga limitazioni anche a chi ha il green pass.O stiamo davvero entrando in una dittatura sanitaria?
Buongiorno, sono un cittadino Italiano, residente a Milano e lavoro in Algeria; qui mi sono vaccinato – per proteggere me e i miei familiari – con SINOVAC ad aprile, quando ancora l’Italia era in alto mare sul piano vaccinazioni. E ora, quando rientro a casa per fare le ferie, non posso più avere una normale vita sociale ? Sono fortemente limitato nei movimenti e mi sento a dir poco discriminato. Speriamo qualcuno si ricordi di noi il prima possibile, anche perché in questo momento il mio Stato mi considera come “non aderente alla campagna vaccinale”. Ma poi, se il vaccino è riconosciuto dall’OMS, perché EMA ed AIFA non si adeguano? AGGHIACCIANTE!
Perché bisogna ubbidire agli anglosassoni. Purtroppo l’Italia è diventata una colonia. Da noi in Argentina fanno sputnik, che è il migliore del mondo ma che non sarà mai riconosciuto perché è prodotto da un laboratorio statale e non da una multinazionale. Così va il mondo. Si chiama capitalismo e l’Italia è da tempo in ginocchio. Io ormai mi sono rassegnato e so che non tornerò.
Anche noi vaccinati con Sinopharm negli Emirati, siamo rientrati in Italia, ma non possiamo avere il green pass. Uno lo fa per proteggere sè e le altre persone, anche quando l’Europa era in alto mare coi vaccini, poi il trattamento è questo isolamento in un limbo
Vaccinato in Ghana con Astrazeneca (Covishield) prodotto dal Serum Institute of India, non approvato dall’EMA. Anche io nella stessa situazione, Green Pass impossibile da ottenere.
Io mi ero vaccinato a Dubai ancora a dicembre, con la seconda dose a gennaio, tornato e registrato tutto all’ASL di Cuneo, ho avuto il Green Pass.
Poi se il Pinco Pallini della sezione commenti si è portato quel pezzo di carta, magari pure in lingua originale, come ha fatto un mio socio dalla Thailandia – ci mancherebbe che vi dicono che lo potete usare come carta igienica, va tradotto e legalizzato, ove si più – o applicata altra legge (come per UAE che non ha la convenzione per le apostille ). Almeno sentite prima l’ambasciata – che quasi su tutte le ambasciate ci sono informazioni in merito al “io mi sono vaccinato in XXX, cosa devo fare”. Per fare un esempio, Israele ha la convezione che è in automatico riconosciuto non solo il vaccino dal sistema sanitario EU, ma anche il pass rilasciato da Israele è valido
Scusa Davide, che vaccino hai fatto in Dubai?
io appena rientrata di Cuba,vaccinata con 3 dosis di Abdala e non ho diritto al Green pass,,che brutte cose ,cosa possiamo fare tutti quelli vaccinati al estero..???
Registrata all’AIRE e vaccinata con due dosi Pfizer in Messico e concertificato ufficiale del Governo messicano non riesco ad ottenere il Green pass e alle ASL mi rimbalzano e la mail del green pass non dá risposte. Mio figlio ha avuto le due dosi in Italia (Benevento) ma non essendomi arrivato l’authocode non riesco a fargli il green pass. Stesse non risposte dalle ASL.
io vacinato con due dosi astrazeneca in provincia di cagliari non riesco ad avere il gren pass .provato tutti i canali possibili anche il ministero della salute non sa darmi risposte non so cosa fare.
x motivi di lavoro vacinato in Israele,pzifer senno’ non potevo muovermi..ASL mi ha riconosciuto il vacino,
pero’ quelli del Green pass mi dicono che non lo riconoscono…dunque non posso ottenere il Green Pass..
ma il vacino pzifer israeliano non e’ la stessa merda del Pzifer italiano? razza di incapaci
ora con questo trovata del green pass stanno creando non pochi problemi…
Mio marito ‘Italiano’ vaccinato Astrazeneca Oxford con 2 dosi alle Maldive e registrato dall’Asst di Monza e Branza NON riesce ad ottenere Authentification Code per avere Greenpass e ne necessita visto che deve viaggiare per lavoro.
Sia il Ministero della Salute (ogni operatore da’ una risposta diversa….) , il numero verde Greenpass IMPOSSIBILE da contattare che l’Asst, infine,sostiene di non potersene occupare!!!!
Direi che e’ il solito caos Italiano che ci contraddistingue!!!
Il buon Ministro Speranza parla di Greenpass che e’ necessario per questo e quell’altro e poi il cittadino corretto non riesce a venirne fuori!!!!
Idem mio figlio studente per un semestre negli Stati Uniti e rientrato a giugno. Vaccinato con doppia dose di Pfizer (non abbiamo esitato un attimo quando ce l’hanno proposto) ed ora si ritrova senza green pass, in vigore da domani, senza neanche una spiegazione se non “mi dispiace, non so cosa dirle, farà i tamponi”. Vita sociale azzerata da un anno e mezzo ed ora anche questo. Cosa dobbiamo fare, incatenarci al Ministero per avere delle risposte e soprattutto una soluzione??
Anche chi ha fatto il vaccino astrazeneca in Brasile non ha diritto al green pass, perché è prodotto in India e l’Italia non lo riconosce, però Francia e Svizzera sì. Non c’è senso tutta questa cosa.
Pure io vaccinato con Sinopharm mesi fa ma mi trovo in qst situazione assurda.. Uno lo fa perche giusto poi viene penalzziato mah… vergognoso
Mia moglie, per ora ancora residente in Spagna e cittadina spagnola, in attesa di ottenere la cittadinanza italiana, si è vaccinata come me a Novara con due dosi di Pfizer (NO). Si tratta, dunque, di una cittadina UE. Mi sono rivolto a tutti i siti, alla ASL, a chi mi ha vaccinato, al mio medico di base, alle farmacie, alle autorità spagnole ed italiane, ai siti del ministero, ai vari consolati ecc. Il numero 1500 non risponde MAI e io non posso portare mia moglie in auto a Barcellona perchè in Francia richiedono il green pass anche per andare in bagno o quasi. Ma non sarebbe più facile far emettere il green pass direttamente dopo la vaccinazione? è comunque una procedura informatica direttamente gestibile. Comunque non possono rendere obbligatorio un documento che non sono in grado di produrre per tutti, specie se cittadini europei, cosa che limita fortemente alcuni diritti fondamentali della persona. Non si può giocare sulla pelle della gente alla faccia della semplificazione. E’ chiaro che in Europa almeno dovrebbe esserci un coordinamento unico o, almeno, un riconoscimento reciproco fra stati membri UE. Intanto siamo bloccati. Chi quereliamo?
Ho ricevuto le 2 dosi di Pfizer a Barcellona, dove mi hanno rilasciato ben 5 certificazione della avenuta vaccinazione, ma all’Asl Roma 1 (San Giovanni e Regina Margherita ) nessuno sa cosa fare: no posso averne il Green Pass e neanche si può fare una 2a vaccinazione. Ho scritto al Ministerio della Salute 4 mail da oltre 1 mese e non Ho ricevuto nessuna risposta.
italiano residente estero senza tessera sanitaria ma vaccinato in italia… No green pass..
A marzo ero in Egitto e visto il caos in Italia per i vaccini mi sono vaccinato con il Sinopharm
L’ospedale mi ha rilasciato certificazione che ho fatto tradurre con traduzione giurata dall’ambasciata al Cairo. Richiesto il Green Pass mi sento dire che in Italia questo vaccino non è riconosciuto dall’Ema e tutti gli stati europei non riconoscono questo vaccino. NON È VERO in quanto non potendo andare in vacanza in Italia, poiché mi chiedono il Green Pass, ho prenotato in Grecia poiché il Sinopharm è riconosciuto dalle autorità greche.
In Italia no, cosa aspetta il nostro governo a fare delle deroghe come la Grecia così i turisti vaccinati con Sinopharm o Sputnik possono venire per turismo in Italia e non andare in altri paesi.
Speriamo che si diano una mossa
Stessa identica situazione…inizio a disperare…
Sono vaccinato Pfizer in Israele da Febbraio nessuno mi riconosce ancora il vaccino figuriamoci il green pass israeliano..non so piu’ come sbattere la testa…Samuele
Vaccinato due dosi in aprile Sinovac (Coronavac) in Cile dove vivo e lavoro per 6 mesi anno. In possesso di QR e quant’altro emesso da autorità cilene. Ora in Italia, anche io nel limbo…speriamo in una soluzione tempestiva.
Mio marito, iscritto all’Aire, a Dubai per lavoro, ha finito il Sinopharm a marzo. Ora rientra a vivere in Italia e non può ottenere in Green Pass, ne vaccinarsi nuovamente.
Ciao Silvia, stesso vaccino stesso Paese. Speriamo si decidano presto. Siamo in un limbo.
ciao pure io e mia figlia. EMIRATI ARABI DOPPIO VACCINO SINOPHARM , e per non farci mancare nulla siamo pure guarite dal covid , col diritto a due green pass, non ne abbiamo neppure uno
Sono Sergio sono tornato dal Brasile il primo maggio e ó’ fatto il vacino in Brasile se questal
Legge la facevano un’anno fa non avrei fatto il vaccino adesso nessuno mi sa dare una risposta o interpellato diversi medici e farmacie nessuno mi da una risposta un governo di ………
Italiana all’estero, vacinatta in Iraq (dove lavoro rotazionale) con Pfizer. Iscritta all’ AIRE. Posso chiedere il green pass? Grazie.
Sono arrivato sabato 31 Agosto dalla Cina, ho fatto la doppia dose del vaccino Sinopharm in Cina . Ho telefonato all’Asl e mi hanno detto che dopo la quarantena di 10 gg dovrei andare all’Ufficio Igiene per vedere se mi rilasciano il green pass. c’e’ un vuoto normativo che spero sia risolto presto.
Anche io ho fatto il vaccino Pfizer negli USA a Marzo 2021. Chiamo tutti I giorni i Servizi di “competenza” e nessuno sa dare delle risposte esaustive, rimbalzi di responsibilità da una parte all’altra! Non mi capacito come non si riesca a risolvere questo semplice problema!! Sono stata negli Stati Uniti due anni e non ho mai trovato problemi burocratici come in Italia! Continuiamo così
la stessa situazione di mia figlia, studentessa per un anno in una High School della California. Autorità in stato confusionale, che di fatto discriminano i tanti italiani che hanno avuto la fortuna di vaccinarsi nei mesi scorsi anticipando gli scaglioni per età.
Salve, io mi sono vaccinato Con Astrazaneca in Thailand ed ho appena scaricato il decreto del 30 luglio firmato da Gianni Rezza [a capo del CTS] intitolato EQUIPOLLENZA VACCINI FATTI IN STATI TERZI dove si dice che i 4 vaccini riconosciuti da EMA [PFIZER, MODERNA. JOHNSON ED ASTRAZANECA] con relativo certificato con i vari dettagli saranno validi come o per il green Pass. Scaricate il decreto in pdf.
Grazie Giancarlo, abbiamo situazioni simili, sono vaccinata con Pfizer a Iraq dove lavoro. Il vaccino e riconosciuto ma il paese…? Scaricaro questo decreto, grazie per l’aiuto.
Questo il link alla circolare ufficiale:
http://www.sanitainformazione.it/wp-content/uploads/2021/07/circolare.pdf
Io sono vaccinato in Italia da più di tre mesi, solo in una regione diversa dalla mia. I miei dati non sono mai stati trasmessi al ministero, ho contattato più volte il 1500, varie farmacie sia nella mia regione di residenza sia in quella dove sono stato vaccinato, ovviamente provo tutti i giorni sia con IO che su dgc.gov.it, nulla. Ho persino chiesto al centro vaccinale di verificare e ri-trasmettere i miei dati, cosa che mi dicono di aver fatto. Infine ho mandato diverse PEC al ministero della salute, tutte senza alcuna risposta. Tra meno di una settimana sarò “cittadino di serie B”, non potrò entrare in luoghi pubblici o viaggiare, e nessuno mi sa dire perché o mi sappia dare assistenza. Esiste qualche associazione di tutela dei cittadini che possa aiutarmi? Grazie
Se la può consolare io mi sono vaccinato con astrazeneca nella mia regione di residenza a maggio e sto green pass non si riesce a ottenere. La cosa peggiore è che non si può far nulla per risolvere!
Stessa situazione: vaccinato in Italia con Pfizer ( seconda dose il 07/07/2021), provato ogni strada più volte ma niente: il greenpass resta una chimera. Segnalato il caso a vari addetti ai lavori ( Ministero compreso) ma nessuno si preoccupa di questo problema. Ciò che e’ oltremodo indisponente, inoltre, e’ che nessuno ne parla ne’ nei programmi televisivi dedicati ne’ sui quotidiani, eppure molte persone, ora che il greenpass e’ obbligatorio, si trovano in grosse difficoltà’. Sarebbe molto semplice equiparare il certificato vaccinale al greenpass almeno fino a quando si sbloccherà la situazione, visto che il problema non dipende dall’utente ma dal Ministero.
Se vi può essere utile: dopo più di due mesi, in cui mia mamma (italiana, residente e vaccinata in Italia) le ha provate tutte per recuperare il suo Green Pass, all’alba del 30/07 si è sfogata con il farmacista. Lui, tranquillo e senza scomporsi, le ha chiesto la tessera sanitaria, ha lavorato non più di 1 minuto al PC e… le ha dato il Green Pass stampato!
Si è x ora 1 rebus. Noi siamo stati vaccinati in Thailandia con Astrazaneca in un ospedale pubblico ma, sembra, che Astrazaneca prodotto nello stabilimento d Bangkok non sia riconosciuto e quindi sarà difficile ottenere il green Pass. Ovviamente il governo dovrà prevedere con urgenza a riempire il vuoto legislativo.
Vorrei chiarire le vaccinazioni Pfiser fatte in Sud Africa non sono riconosciute in Italia – niente Green Pass. Bel problema
Alice grazie dell’informazione. Io devo fare la seconda dose di Pfizer in Sudafrica e quindi sto cercando di capire come dovrò fare a farmi riconoscere entrambe le dosi sudafricane in Italia. Per caso ora (dopo la circolare del Ministero della salute del 4 Agosto) tu ci sei riuscita? O non ancora? E in che regione/provincia ci stai provando se non ti dispiace dare questa informazione? Grazie mille
Anita grazie dell’informazione. Io devo fare la seconda dose di Pfizer in Sudafrica e quindi sto cercando di capire come dovrò fare a farmi riconoscere entrambe le dosi sudafricane in Italia. Per caso ora (dopo la circolare del Ministero della salute del 4 Agosto) tu ci sei riuscita? O non ancora? E in che regione/provincia ci stai provando se non ti dispiace dare questa informazione? Grazie mille
Io vengo dal Sud Africa – anche da qui le vaccinazioni Pfizer non sono riconosciute.
Io rientro nel caso di vaccino sperimentale. Ho ricevuto le due dosi dell’evax prodotto da Rottapharm. Ho sviluppato gli anticorpi. Al momento ho in mano una certificazione da parte della casa farmaceutica che attesta il mio percorso e il valore dei miei anticorpi.
Faccio il sierologico ogni mese per il percorso di sperimentazione.
Ho contattato il numero covid ma nessuno sa come muoversi. Mi è stato suggerito anche di fare un secondo vaccino riconosciuto al fine di ottenere il green pass.
Mi sembra rischioso e non utile dato che ho già la copertura.
Avrei bisogno di sapere a chi posso rivolgermi.
Grazie
Come al solito in Italia sembra di essere nel TERZO MONDO altro che G7,G8 e G2o, piu’ che sigle politiche sembrano i nomi dei Missili… con i quali il governo ci bombarda quotidianamente. Mi sono vaccinato in Guyana Francese riconosciuta dal governo come territorio Francese Elenco C, quindi area Shenghen con 2 dosi certificate di Pfizer con tanto di numero di lotto ecc. ecc, Il Goveno FRANCESE mi ha rilasciato il codice QR di avvenuto ciclo completo di vaccinazione in 2 giorni. Al rientro in Italia ho immediatamente registrato i vaccini al distretto sanitario e dopo 20 giorni e’ comparsa la registrazione dei vaccini sul fascicolo sanitario regionale, Oggi a olte 20 gg dalla registrazione di Green Pass neanche l’ombra. Nessun contatto ufficiale mi sa’ dare una risposta. I CIARLATANI del Sistema Italia con stipendi da oltre 5000 euro al mese non hanno un po’ di Vergogna ?????
Mia figlia è stata vaccinata con Pfizer negli Stati Uniti d’America tornata abbiamo fatto aggiungere le vaccinanazioni sul suo estratto a oggi nulla!ovvero è vaccinata per la regione Veneto ma non per il ministero
Per motivi di lavoro ero in Russia. Ho contratto un mese fa il COVID ricoverato in ospedale per febbre e polmonite, curato come tutti gli altri ricoverati, e dalla positività passato alla negatività con tamponi in ospedale. Rientro in Italia settimana scorsa, oggi termino la quarantena con tampone negativo, ma per richiedere il green pass, essendo guarito da COVID non riesco a ricevere risposte da ATS che rimbalza tra medico di base e Ministero Sanità. Ora dovrò aspettare 3 mesi per poter effetturare un richiamo forse li dicono riusciranno a fare qualcosa, ma nel frattempo non posso visto le nuove normative che partiranno il 6/8 muovermi per lavoro in Italia essendo sprovvisto di Green Pass. Cosa aspettano a regolamentare al Ministero le malattie curate e guarite all’estero come regolamentare i vaccini riconosciuti in Europa e regolarmente registrati all’estero. Siamo sempre di fronte alla solita macchina burocratica, che però riesce velocemente a mettere i bastoni tra le ruote agli italiani, ma fare regolamentazioni chiare e univoche, mai.
No, no,no…l’ennesimo articolo talmente incompleto da risultare di fatto falso. Che fa credere che l’unico problema siano i vaccini non autorizzati in Europa. Io sono stato vaccinato con Pfeizer in Oman con vaccino prodotto in Australia e autorizzato dall’unione Europea (lo si evince dal codice) le mie vaccinazioni sono state regolarmente registrate dal Sacco di Milano ma niente green pass. come faremo a risolvere questo problema burocratico se nessun quotidiano lo riporta? Tutti a parlare di vaccini cinesi e russi… davvero frustrante.
Gentile Cristiano, grazie per aver letto il nostro articolo. Come già spiegato a un altro commento, facciamo notare che questo articolo è nato dalla segnalazione di un lettore che, come detto, aveva ricevuto in Brasile un vaccino non riconosciuto in Italia. A poche ore dalla pubblicazione di questo articolo sono arrivate tante altre segnalazioni come la tuo, che ci permetteranno di tornare sull’argomento ampliando la visuale a casi come quelli di cui parli. Intanto ti auguriamo davvero buona fortuna: speriamo davvero che tra le eccezioni al green pass al vaglio del governo siano inclusi tutti i casi di persone vaccinate all’estero!
Sarebbe così gentile da dirmi un italiano, che si sia vaccinato in Italia nella sua regione di residenza, presso il suo medico, con Astrazeneca, che non riesce a ottenere sto green pass pur avendole provate tutte, che diamine deve fare? Grazie
Stessa situazione… Pfizer in Iraq… 🙁
Vaccinato con J&J negli USA a maggio, fra qualche giorno cittadino di serie B, visto il vuoto burocratico. Ma invece di una follia sovraburocratica come il Green Pass non sarebbe bastato, anche a livello europeo, presentare il proprio certificato di vaccinazione? Che senso ha questo aggravio in una situazione ancora di emergenza? Cosa ne pensa il Burocrate in Chief che ci governa?
Stesso problema. Vaccinata in USA con Pfizer. Ho girato qualunque ASL e chiamato ogni singolo numero più e più volte. Nonostante il mio vaccino sia stato correttamente trascritto in Italia, nessuno sa dirmi come uscire dal limbo. Tra l’altro lavoro in ambito culturale in cui è richiesto green pass quindi dal cinque agosto ce l’ho nel frac.
Stessa situazione! Vaccinata in Colombia con Sinovac, torneró in Italia dopo due anni tra 15 giorni, mi sembra assurdo che non si possa trovare una soluzione. Giusto per non lasciare nessuna strada intentata, oltre al tampone faró anche un dosaggio ormonale prima di partire
É vegognoso, sono stato vaccinato in Brasile mi trovavo per motivi familiari, ho fatto entrambe le dosi Astrazeneca sono in possesso de certificato con QRcode Arrivato in Italia non riesco ad avere il green pass, ho girato tutti i reparti dell USL Livorno, nessuno mi da una risposta su come fare….potete aiutarmi? Grazie
Si infatti nell articolo com è che non si parla degli italiani vaccinati in uk? Davvero vergognoso che una persona con la doppia vaccinazione Pfizer non possa avere green pass….io ho familiari che non sanno come comportarsi venendo in Italia per le vacanze! Chiediamo al Ministero competente di prendere decisioni al più presto!!!!
Gentile Monica, come forse si può intuire questo articolo è nato dalla segnalazione di un lettore. Il suo caso, come scritto, è di una persona vaccinata in Brasile con un vaccino non riconosciuto in Italia. A poche ore dalla pubblicazione di questo articolo sono arrivate tante altre segnalazioni, che ci permetteranno di tornare sull’argomento ampliando la visuale a casi come quelli di cui parli. Intanto ti auguriamo davvero buona fortuna: speriamo davvero che tra le eccezioni al green pass al vaglio del governo siano inclusi tutti i casi di persone vaccinate all’estero!
Stesso problema, vaccinata con covishield all’estero, ora non posso avere il green pass e non posso rifare il vaccino. Spero che questa situazione venga chiarita e codificata sl più presto. Questo limita non solo dal punto di vista sociale ma anche professionale. È inaccettabile
Anche io vaccinata all’estero (Emirati Arabi) con Sinopharm. Speriamo risolvano in fretta…
Situazione ancora più assurda di quella in cui si trova Davide, ma comune a tanti: sono stato vaccinato completamente con Astrazeneca, quindi RICONOSCIUTO EMA, in un paese extra UE e la mia Regione non mi registra come vaccinato nonostante abbia trasmesso il mio Certificato di Vaccinazione rilasciato dal locale Ministero della Sanità. Da cui NO GREEN PASS con tutte le limitazioni implicate. Non è possibile valutare una azione legale per danni? Una ulteriore considerazione: tutto questo non porta al fatto che i dati trasmessi dal Ministero della Sanità sono FALSI? Io infatti, come tantissimi, figuro tra i NON VACCINATI mentre in realtà lo sono. Diffondere dati falsi non è reato?
E quali sono le regole se si è fatto un vaccino riconosciuto dall’EMA et dall’AIFA ?
Questo è infatti il problema di tanti che, come me, si sono vaccinati all’estero (extra ue) con un vaccino approvato in UE ma che comunque non possono ottenere il green pass. Lo trovo assurdo e paradossale. Direi ancora più grave della casistica riportata nell’articolo.
Stessa situazione.
Vaccinato in Brasile con Sinovac ( riconosciuto dall’ OMS) ma non dall EMA. Spagna, Grecia, Svizzera, Finlandia, invece, accettano tutti i vaccini certificati dallv OMS. Una ” guerra” ideologica palese.
Situazione simile.
Mentre ero a Taiwan per lavoro, ottenni di fare la prima dose di AstraZeneca, in modo da avere un mese dopo una protezione (una dose è meglio che zero) per fare il viaggio di rientro.
Rientrato mi sono prenotato per la seconda dose e quando l’ho eseguita ho consegnato copia dei certificati prodotti dall’ospedale Shiongang di Kaohsiung.
Risultato, non possono inserire la prima dose di AstraZeneca e hanno dichiarato che ho ricevuto la prima dose e non c’è traccia della vera peima dose, perché il “sistema” non ha scambi di informazioni con struttura sanitaria di Taiwan.
Secondo la ASL Emilia Romagna, di Ferrara, dovrei fare una terza dose!
Quello che farò è di certificare la traduzione in Italiano del certificato originale di Taiwan presso l’ufficio consolare di Roma e se ancora rifiuteranno di riconoscere che ho completato il ciclo vaccinale, procederò a querela e dare corso af azione legale.
Non ho nessuna intensione di rimanere passivo ad una situazione kafkiana ove la inefficienza vuole farla fa padrona e causare una situazione discriminatoria negandomi di avere completato il ciclo vaccinale.
Stesso problema, ma con vaccino riconosciuto (Pfizer) – entrambe le dose ricevute nel Regno Unito. Posto che le due dosi non risultano nel sistema italiano, a questo punto farò una dose ulteriore. Che vergogna!
Stesso problema, vaccinato pfizer con certificato e numero lotto, ma lo posso usare come carta igienica!!
Vaccinati senza green pass anche io e mio marito, anche se abbiamo fatto il vaccino in Italia, ma in una regione diversa da quella di residenza. Abbiamo segnalato l’anomalia al Ministero della Salute/AUSL locale al telefono e via Pec, ma nessuno sembra interessato a risolvere il problema.
Nel frattempo abbiamo perso i biglietti aerei già pagati per andare all’estero per urgenti motivi familiari.
Chi dovrebbe pagare per i danni materiali e morali che subiamo in questo caso?
Come può ottenere il Green Pass un italiano che è stato vaccinato all’estero in un paese extraeuropeo con un vaccino riconosciuto dall’AIFA?
Io sto vivendo in Cile, e visto che sono allergica non mi hanno voluto vaccinare con Pfizer come da me richiesto, ma con Sinovac. Alla pari di Davide al mio rientro a settembre mi vedrò negato il Green Pass nonostante sia vaccinata e con un pass QR emesso dalla sanità cilena. Vengo in Italia a a trovare la famiglia, e la prospettiva è, al di là della quarantena e delle varie misure preventive, di non poter andare nemmeno al ristorante. Terribile