Cuba: protagonisti dell’arte in lotta per la libertà d’espressione
Nessun dialogo e nessuna tolleranza con i controrivoluzionari: il Partito comunista di Cuba non cambia linea con l'uscita di scena di Raul Castro. Ma gli artisti non cedono e continuano a lottare per la libertà d'espressione nel paese caraibico
da Medellin, Colombia
A metà aprile scorso, nell’ottavo congresso del Partito comunista di Cuba (Pcc) che ha visto l’uscita di scena dell’ultimo dei Castro (Raul) e consegnato ufficialmente al presidente Miguel Díaz-Canel il futuro politico di Cuba, non si sono risparmiati attacchi verso gli oppositori.
Proprio Díaz-Canel ha attaccato gli “artivisti” (artisti attivisti), mettendo in guardia sulle ingerenze e attacchi di potenze straniere attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e ribadendo la posizione dall’apparato statale cubano dal 1959 a oggi: con i controrivoluzionari non ci sarà né dialogo né tolleranza.
Arte e cultura a Cuba: la battaglia degli artisti
L’arte però non si ferma e continua ad essere un poderoso mezzo di protesta. Il 16 febbraio scorso, infatti, i cantanti Yotuel Romero, Gente de Zona, Descemer Bueno, Maykel Osorbo e El Funky hanno lanciato una canzone di protesta dal titolo “Patria y Vida”. Un titolo che attacca la consegna castrista, “Patria e Muerte”, e che si ispira alle lotte del Movimento San Isidro e del suo leader Luis Manuel Otero Alcántara.
«Non più menzogne, il popolo vuole libertà, non più dottrina. Non gridiamo più Patria o Morte, ma Patria o Vita»
Musica in difesa della libertà d’espressione
Luis Manuel Otero Alcántara, simbolo della protesta
Luis Manuel Otero Alcántara è diventato oramai il volto più visibile della lotta per la libertà d’espressione a Cuba. L’attivista è il leader del Movimento San Isidro (Msi), che già era stato promotore di un’ondata di proteste che aveva coinvolto in modo trasversale il settore della cultura cubana portando il 27 novembre 2020 centinaia di artisti davanti al ministero della Cultura.
Nei giorni scorsi Luis Manuel, dopo essere stato di nuovo arrestato, si è reso protagonista di uno sciopero della fame e della sete, contro le continue vessazioni e le violenze psicologiche a lui inflitte dall’apparato statale-politico dell’isola.
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Distrutte opere d’arte dell’artista cubano
Luis Manuel è un artista e come tale usa il suo talento e la sua creatività per esprimere un forte disagio e un determinato dissenso contro un sistema, quello cubano, incentrato sul pensiero unico e sull’omologazione della narrativa sociale. In questi due anni, come da lui stesso dichiarato, è stato portato in carcere più di 60 volte (in media due volte al mese), spesso con l’accusa di desacato o per essere un sovversivo.
Il 15 aprile scorso la polizia ha fatto di nuovo irruzione nella sede del Movimento San Isidro, arrestando ancora una volta Alcántara insieme questa volta ad un’altra artista del Movimento, Yenisleydis Borroto Vega, conosciuta come Áfrika Reina. Nell’operazione sarebbero state distrutte e sequestrate varie opere d’arte di Luis Manuel, che esprimevano una forte critica verso la rivoluzione e le conseguenze attuali della stessa sulla popolazione.
Successivamente, lo stesso artista ha denunciato, in un video apparso il 29 aprile sulle sue reti sociali, la situazione di non-vita alla quale era costretto dall’apparato repressivo cubano. Si trovava agli arresti domiciliari, la sua casa era costantemente vigilata dalla polizia e secondo quando espresso dallo stesso Luis Manuel, fuori dalla stessa sarebbe stata installata una videocamera per identificare eventuali visitanti.
Questa dinamica di creazione del “vuoto sociale” intorno agli oppositori della rivoluzione è una pratica costante (già effettuata in passato a Cuba contro las Damas de Blanco) e mira a distruggere la resistenza psicologica di chi alza la voce contro il sistema.
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Sciopero della fame in difesa della libertà d’espressione
Domenica 2 di maggio la polizia cubana è entrata di nuovo nel domicilio di Luis Manuel Otero Alcántara e lo ha portato a forza nell’ospedale universitario General Calixto García dell’Avana. Una volta arrivato nella struttura è stato sottoposto a cura mediche per mitigare gli effetti dello sciopero della fame e della sete che stava portando avanti dal 24 di aprile.
Le autorità cubane hanno però messo in dubbio l’esistenza di tale sciopero, diffondendo una nota ufficiale e un video nel quale vengono letti i risultati delle prime analisi effettuate al leader del Movimento San Isidro che non coinciderebbero con un quadro di mancanza di alimentazione.
Recita la nota informativa diffusa dalla direzione provinciale di salute dell’Avana: «All’alba del 2 maggio 2021, il cittadino Luis Manuel Otero Alcántara viene ricevuto presso il Centro di emergenza dell’Ospedale universitario generale Calixto García, con una diagnosi di inanizione volontaria da lui stesso riferita. Il cittadino è arrivato in trasporto sanitario, in stato cosciente e deambulando senza difficoltà. Gli esami fisici non hanno riscontrato segni di denutrizione con presenza di parametri clinici e biochimici normali».
Successivamente, in un video distensivo del 6 maggio, Luis Manuel appare insieme al dottor Martinez, capo dell’equipe medica che si sta occupando del recupero fisico dell’attivista. Luis Manuel nel breve filmato ringrazia pubblicamente per il supporto medico e umano ricevuto e differenzia tra l’apparato repressivo della polizia e dello stato rispetto al grande lavoro dal personale medico.
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Le richieste all’Avana del leader del Movimento San Isidro
L’attivista ha denunciato l’abuso perpetrato dalle forze della polizia e ha chiesto la riconsegna delle sue opere, un indennizzo per quelle che sono state distrutte e le scuse ufficiali dell’attuale nuovo leader del partito comunista cubano, Miguel Díaz-Canel.
Luis Manuel Otero Alcántara ha dichiarato che l’indennizzo monetario (se mai dovesse riceverlo) verrà destinato completamente al quartiere dove vive e dove si trova la sede del Movimento San Isidro. Questa zona della città, dopo le proteste di novembre 2020, ha subìto una vera e propria stretta da parte delle forze di polizia cubana che vigilano costantemente ogni attività, sia essa commerciale, di ozio o di altra natura.
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La fiamma eterna, la campagna per gli artisti indipendenti di Cuba
In risposta alla recente ondata di arresti e vessazioni nei confronti di artisti, accademici e intellettuali, membri del Movimento San Isidro, l’ong Amnesty International ha lanciato il 29 di aprile la campagna “La fiamma eterna“, in solidarietà con gli artisti indipendenti del paese caraibico dell’America Latina.
«Le persone del Movimento San Isidro sono difensori dei diritti umani che difendono una libertà molto basilare, il diritto di esprimere pacificamente le proprie menti e le proprie anime. È chiaro che il governo cubano non si vergogna di molestarli, arrestarli e monitorarli costantemente, anche sotto lo sguardo della comunità internazionale. Loro però non solo soli e non si verranno messi a tacere. Continueremo a mobilitare persone da tutto il mondo, incluso artisti, per sostenerli e denunciare queste violazioni dei diritti umani e il trattamento disumano e crudele delle autorità cubane», Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.
A vincenzo dico: studia meglio, approfondisci. Non fermarti alla lettura dei paragrafi di un solo libro, ma leggi tutta la storia e incrocia con differenti fonti.
Stefania, serve che tu ti informi dai libri di storia. Non si può, farsi una opinione dagli articoli di giornali, è da 3, da bocciatura.
Hasta siempre.
L’embargo. Americano ha motivazioni storiche di cui il regime castrista non ha mai parlato xke non gli conviene. Con l’avvento di Fidel Castro furono espopriati migliaia di cittadini usa che avevano investito sull isola e non furono mai risarciti. xke’ fidel non ha mai voluto saperne. Il dittatore che in 60 anni di potere. E’ DIventato tra i piu ricchi del mondo. Ha distrutto. Ogni settore economico. DEL. PAESE statalizzando tutto ed ha portato un popolo intero alla fame. ALLA MISERIA ED ALLA PROFONDA DISPERAZIONE
È altrettanto vero che leggendo l’articolo si capisce che a Cuba esiste un altro embargo ,ossia quello INTERNO ,il più feroce e distruttivo !
La libertà di espressione,lettura ( intendo qualsiasi libro non solo quelli obbligati dal partito) di scrivere ,di opinare ,di dipingere ,di viaggiare,di spostarsi di tutto ……NON LO IMPEDISCE L’ EMBARGO AMERICANO ,MA IL GOVERNO CUBANO !
CUBA È UNA DITTATURA SCIENTIFICA .
Buongiorno,
spiace che di Cuba si parli solo di violazione di diritti e non si faccia mai riferimento al fatto che da oltre 60 anni sta subendo un blocco vergognoso da parte della nazione che si proclama massimo difensore dei diritti umani ma che ne è invece il principale violatore.
Andrebbe sempre detto tutto non solo mezze verità. Sono un vostro affezionato lettore grazie
Gentile lettore, grazie per il commento! In ogni articolo cerchiamo di focalizzarci su quella che è la notizia, in questo caso la mancanza di libertà d’espressione verso gli artisti, che vengono anche perseguitati quando esprimono critiche al potere. Naturalmente, il suo commento potrà essere spunto per approfondire un altro aspetto, che merita senz’altro di essere trattato viste le pesanti conseguenze che l’embargo ha ha sulla vita di tante persone