Paani: donne e acqua al centro del documentario di Costanza Burstin
Il rapporto tra donne e acqua al confine tra India e Pakistan è il filo rosso che attraversa Paani. Of Women and Water, il cortometraggio documentario di Costanza Burstin presentato al 30° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (Fescaal)
Le donne e l’acqua, ovvero come vivono le abitanti di in un villaggio semi-desertico in Rajasthan, al confine tra India e Pakistan, dove le risorse idriche scarseggiano. È questo il tema del cortometraggio documentario Paani. Of Women and Water (Paani Di donne e acqua) di Costanza Burstin.
Il lavoro è stato presentato nella sezione Concorso Extr’a del 30° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – Fescaal, di cui Osservatorio Diritti è media parner.
Paani: il trailer del documentario di Costanza Burstin
Donne e acqua nel cortometraggio di Costanza Burstin
Costanza Burstin documenta la vita a Modiya, un villaggio islamico situato nel deserto del Rajasthan, in India, dove la scarsità d’acqua minaccia la sopravvivenza delle comunità locali.
Paani. Of Women and Water racconta la storia dal punto di vista delle donne, alle quali è tradizionalmente affidata la raccolta e la gestione dell’acqua. Mentre organizzano al meglio questa importante responsabilità – affrontando con tenacia, determinazione e umorismo le sfide quotidiane – le donne di Modiya aprono le porte delle loro case e ci guidano attraverso i percorsi che compiono ogni giorno per trasportare l’acqua.
La macchina da presa di Costanza Burstin, con delicatezza, accompagna queste protagoniste e ci offre un ritratto partecipato di una condizione femminile che va oltre gli stereotipi, che riscrive il concetto occidentale di empowerment.
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Costanza Burstin racconta le donne del Rajasthan
Costanza Burstin, antropologa e documentarista, è specializzata in questioni di genere e temi ambientali. Dai suoi studi in cinema presso il Centre for Visual Anthropology della Goldsmiths University di Londra nasce Paani. Of Women and Water.
La genesi del film risale al 2016, quando l’autrice si trovava in Rajasthan per un progetto di emancipazione femminile con una ong locale. Lavorando a stretto contatto con le donne del villaggio di Modiya, Costanza Burstin ha potuto comprendere l’importanza del loro ruolo all’interno della comunità. Ha così riflettuto su quanto relativo sia il concetto di “emancipazione femminile” e di quanto, spesso, la prospettiva occidentale ci impedisca di comprendere a pieno comunità come quelle del Rajasthan.
Le donne esercitano influenza e centralità nella vita sociale del villaggio proprio in virtù del fatto che sono loro a procurare e gestire la risorsa primaria, l’acqua. Sanno infatti dove trovarla, come raccoglierla senza sprecarla e in che modo utilizzarla virtuosamente nelle attività domestiche. E sono loro, purtroppo, le prime a fare le spese del progressivo esaurirsi delle risorse idriche.
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Paani, donne e acqua nel Rajasthan
La regione desertica nord-occidentale del Rajasthan è prevalentemente rurale, caratterizzata da villaggi isolati in cui l’accesso alle infrastrutture socio-economiche esterne come l’elettricità, l’allacciamento del gas e l’acqua è estremamente complicato.
Tra le comunità del Rajasthan provvedere all’approvvigionamento dell’acqua, come anche della legna da ardere, è compito tradizionalmente femminile: le donne sono responsabili della ricerca, della raccolta e dell’utilizzo coscienzioso di ogni risorsa necessaria all’esercizio dell’attività domestica. L’acqua, necessaria per cucinare, lavare vestiti o stoviglie e pulire la casa, è anche essenziale per le attività agricole e per l’igiene personale.
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La raccolta dell’acqua è un’attività faticosa e impegnativa: non è solo lo sforzo di trasportare i secchi pesanti su lunghe distanze a provare le donne, ma anche i rischi nei quali incorrono durante gli spostamenti. La necessità di percorrere cammini sempre più lunghi per reperire risorse idriche, infatti, aumenta la loro esposizione ad aggressioni e violenze di vario tipo. In caso di fonti inquinate e contaminate, inoltre, i rischi per la salute delle donne sono maggiori quanto è più frequente il loro contatto con l’acqua.
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Ambiente e temi di genere: Paani, donne e acqua
L’inquinamento e la contaminazione dell’acqua potabile, le inondazioni e la siccità sono gli eventi alla base della scarsità delle risorse in Rajasthan. L’aggravarsi della situazione idrica rischia di minacciare il ruolo femminile nelle comunità e di esporre le donne a sempre maggiori difficoltà, isolamento, malattie, pericoli e a un complessivo peggioramento delle loro condizioni di vita.
Nell’accostare il discorso ambientale a quello di genere, Paani. Of Women and Water apre nuove interessanti prospettive. La consapevolezza della condizione e del ruolo femminile all’interno delle comunità in cui esse svolgono già ruoli chiave, legati all’approvvigionamento e alla gestione delle risorse idriche, è necessaria per includerle attivamente nei processi di salvaguardia ambientale.
Ecco perché una riflessione sugli effetti del riscaldamento globale, particolarmente dirompenti nelle regioni desertiche come il Rajasthan, deve passare inevitabilmente per uno sguardo di genere. Proprio come avviene nel film di Costanza Burstin.
Paani. Of Women and Water, in concorso al 30° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – Fescaal, è disponibile per lo streaming on-demand sulla piattaforma Mymovies.it a partire da martedì 23 marzo fino a domenica 28 marzo.