America Latina, donna forte e insorgente

Un libro alla scoperta di un continente diverso da quello che ci hanno sempre presentato. Una regione cambiata radicalmente grazie a donne che hanno forzato i modelli esistenti per costruirne di nuovi. Di tutto questo parla "America Latina, donna forte e insorgente", un volume scritto dal nostro Diego Battistessa e pubblicato da Aut Aut Edizioni

America Latina. Donna forte e insorgente” è un libro che spariglia le carte, che raccoglie le voci di una storia poco (o non) raccontata, di un protagonismo femminile volontariamente celato.

Abya Yala (il nome che le popolazioni indigene danno alla parte di mondo che oggi si conosce come America) esiste e resiste. Lo fa disputando un terreno epistemologico e fisico, nel quale movimenti sociali, popoli indigeni e sempre più spesso le donne si fanno portatrici di una narrazione “altra”, che si scontra contro la mericificazione della natura, della cultura, dei corpi e delle risorse.

Autore del libro, pubblicato da Aut Aut Edizioni, è Diego Battistessa, docente e ricercatore dell’Istituto di studi Internazionali ed europei Francisco de Vitoria – Università Carlos III di Madrid, latinoamericanista specializzato in cooperazione internazionale, diritti umani e migranti e collaboratore da qualche tempo anche di Osservatorio Diritti.

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Copertina del libro “America Latina, donna forte e insorgente” (di Diego Battistessa, Aut Aut Edizioni)

Biografie di donne che hanno cambiato la società

Il volume cerca di uscire da una visione etnocentrica, coloniale e patriarcale dell’America Latina e nella seconda parte presenta le biografie, almeno una per ogni paese della regione, di donne che hanno cambiato profondamente le società nelle quali hanno vissuto: donne incredibili, ribelli, anticonformiste, guerrigliere, maestre, accademiche, attiviste, politiche, resilienti, antipatriarcali e insorgenti.

È un viaggio di “risignificazione” della regione latinoamericana, un lungo e intenso percorso di crescita, condivisione e apprendimento che nasce dalla passione, dallo studio, dal profondo vincolo che l’autore ha stabilito negli anni con questa regione del mondo.

L’idea è quella di far avvicinare il pubblico italiano a una nuova visione dell’America Latina, rompendo i soliti schemi con i quali viene approcciata questa regione “da Occidente”: stimolare dunque una decostruzione intellettuale che possa permettere di aprirsi a nuovi orizzonti di diversità e pluralità.

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Diego Battistessa, autore di “America Latina, donna forte e insorgente” (Aut Aut Edizioni)

La struttura del libro di Diego Battistessa

Una prima parte più accademica e saggistica fa da contesto e da chiave di lettura alle biografie della seconda parte del libro: storie che coprono un arco temporale di 500 anni e che ci presentano da un lato alcune protagoniste anonime alle nostre latitudini ed altre che, invece, sono riuscite a rompere le barriere della lingua e dello spazio catapultando le loro gesta e le loro vite nelle nostre comunità.

Da Anacaona a Berta Caceres, da Prudencia Ayala a Marielle Franco, donne diverse come diverse sono le ragioni che le hanno portate ad opporsi e dissentire dai codici e dai dogmi sociali del loro tempo.

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Le lotte di queste donne ci hanno insegnato che la diversità è l’altra faccia della moneta della libertà. Ci hanno insegnato che, una volta rotta la diga dell’eteropatriarcato, anche le altre diversità hanno potuto iniziare una lotta per il loro diritto a esistere in uguaglianza e dignità. Una volta rotto lo schema di emarginazione delle minoranze, una volta lanciato il “j’accuse” al sistema patriarcale, eteronormativo, colonialista, razzista, classista e occidente-centrico, il castello di carte è cominciato a cadere.

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Marielle Franco – Foto: Midìa NINJA

“America Latina, donna forte e insorgente”: da dove viene il titolo del libro pubblicato da Aut Aut Edizioni

Il titolo del libro prende le mosse dalla canzone Antipatriarca della giovane artista franco-cilena Ana Tijoux, riferimento di una generazione che fa i conti con il passato e che vuole costruire un futuro egualitario basato sulla giustizia sociale. Proprio lei, figlia di esuli cileni rifugiatisi in Francia dopo il colpo di stato che portò alla dittatura di Augusto Pinochet in Cile, è la viva testimonianza di un’impetuosa rebeldia (ribellione) dal volto di donna, un sentimento di rinnovamento e di rottura delle maglie sociali della discriminazione intersezionale, che sta accompagnando l’America Latina verso nuovi orizzonti.

“America Latina, donna forte e insorgente” permette una prima interpretazione di questo territorio conteso, operando come un prisma che filtra la versione piatta e omogenea comunemente associata alla regione e ne restituisce un crogiolo di identità, spesso ancora in costruzione.

Il libro sarà presentato il 26 febbraio, dalle 18.30 alle 19.30, nel corso di un evento online organizzato da Geopolitica.info.

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