Crisi umanitarie: ecco i dieci paesi a maggior rischio nel mondo
Nell'ultimo rapporto dell'International Rescue Committee sono elencati i dieci paesi che affrontano le maggiori crisi umanitarie nel mondo. Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Nigeria e Venezuela sono i primi cinque paesi segnalati. In assoluto l'Africa è il Continente più presente (40% del totale)
Le novità dell’ultimo rapporto “Emergency Watchlist” si chiamano Burkina Faso, Burundi e Ciad. Per il resto, il documento pubblicato anche quest’anno dall’International Rescue Committee (Irc) elenca gli stessi paesi menzionati nel 2019 tra quelli che stanno affrontando le maggiori crisi umanitarie del mondo. Le dieci nazioni segnalate devono far fronte in gran parte a guerra, epidemie e catastrofi naturali.
Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Nigeria e Venezuela sono le prime cinque crisi segnalate nel documento dell’Irc del 2020, paesi presenti anche nella top 10 dello rapporto precedente.
«Ci sono stati pochi cambiamenti nei paesi che sono stati classificati ai primi posti in termini di bisogni umanitari rispetto allo scorso anno», ha dichiarato Bob Kitchen, vice presidente dell’organizzazione per le emergenze. «Questa è la prova della natura protratta di molte di queste crisi e sottolinea il fallimento collettivo della comunità internazionale nel risolvere le loro cause profonde», ha aggiunto.
I paesi mostrati nel rapporto rappresentano meno del 6% della popolazione mondiale, ma ospitano oltre la metà di tutte le persone identificate come bisognose a livello globale. Significativo, inoltre, l’impatto sui migranti: queste zone hanno prodotto quasi tre quarti dei rifugiati del mondo.
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Crisi umanitarie: Yemen primo in classifica
Lo Yemen, dove dal 2015 infuria una guerra sostenuta da una coalizione guidata dai sauditi, è in cima alla lista dell’Irc per il secondo anno consecutivo.
«Sebbene vi siano alcuni segnali positivi che riguardano gli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto, questi devono ancora tradursi in una forte riduzione del bisogno umanitario», si legge nel rapporto.
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Dal 2015, circa 250 mila persone sono morte a causa della guerra: 100 mila direttamente a causa dei combattimenti, il resto è stato causato dalla mancanza di cibo e da varie malattie. Secondo le Nazioni Unite, inoltre, 24 milioni di yemeniti – ovvero l’80% della popolazione – hanno bisogno di assistenza umanitaria.
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Africa: RD Congo travolta da gruppi armati ed Ebola
La Repubblica Democratica del Congo orientale, che ospita oltre 100 gruppi armati, è anche alle prese con il secondo più grande focolaio di Ebola nella storia.
Il Paese, con poco più di 5 milioni di persone, ha il più grande numero di sfollati in Africa. Quasi 16 milioni di persone richiedono assistenza umanitaria e 15,6 soffrono di livelli di crisi di insicurezza alimentare.
Secondo l’Irc «il continuo conflitto armato, l’instabilità politica e la diffusione dell’Ebola potrebbero innescare un grave deterioramento della crisi nel 2020. Se la malattia si diffondesse in una zona di conflitto attiva o in una grande città, la crisi umanitaria sarà ancora più grave».
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In Siria è crisi umanitaria dal 2011
La guerra in Siria, che imperversa dal 2011, ha causato lo sfollamento di più della metà della popolazione. Il conflitto ha creato 5,7 milioni di rifugiati e 11 milioni di siriani (il 65% del totale) hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Per l’organizzazione, «la situazione in Siria rimane instabile soprattutto nel Nord-Ovest e nel Nord-Est e la popolazione del Paese avrà comunque bisogno di aiuti umanitari a lungo termine, anche se il conflitto cesserà del tutto».
Conflitti e colera mettono in ginocchio la Nigeria
La Nigeria si trova ad affrontare molteplici conflitti, in particolare un’insurrezione che dura da un decennio nel Nord-Est e la crescente violenza comunitaria nelle aree centrali.
La situazione è aggravata da un persistente rischio di siccità, inondazioni durante la stagione delle piogge e dalla diffusione del colera.
L’instabilità regionale ha prodotto circa 540 mila sfollati nelle regioni settentrionali.
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Crisi umanitaria in Venezuela
Il Venezuela affronta una crisi umanitaria in rapida ascesa radicata in tumulti politici ed economici. Più di 4 milioni di venezuelani sono fuggiti dal Paese nel novembre 2019, molti di loro sono andati in paesi vicini come la Colombia e il Brasile.
Secondo i dati diffusi dall’Irc, quasi un quarto della popolazione all’interno del Venezuela richiede assistenza umanitaria e il 94% delle famiglie vive in condizioni di povertà.
«Le sanzioni internazionali potrebbero approfondire la crisi economica e le tensioni politiche potrebbero intensificare i disordini, determinando un ulteriore spostamento della popolazione nel 2020 e mettendo ulteriormente a repentaglio la capacità e le risorse dei governi ospitanti nella regione», si legge nel rapporto. «I paesi vicini potrebbero imporre maggiori restrizioni ai venezuelani che attraversano le frontiere, spingendoli a utilizzare rotte illegali, aumentando così la loro vulnerabilità».
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Crisi umanitarie nel mondo: i paesi che chiudono la Top 10
Gli altri cinque paesi segnalati dall’organizzazione nella top ten 2020 sono l’Afghanistan, il Sud Sudan, il Burkina Faso, la Somalia e la Repubblica Centrafricana.
Articolo molto bello e interessante, si dovrebbe parlare di più di queste cose
salve, bel articolo