Nigeria: incarcerati migliaia di bambini accusati di collaborare con Boko Haram
Migliaia di bambini sono stati arrestati arbitrariamente in Nigeria con l'accusa di essere coinvolti nelle attività dei terroristi di Boko Haram. I minori raccontano minuziosamente le violenze subite e la violazione dei diritti umani a cui sono stati sottoposti in prigione. Lo denuncia Human Rights Watch in un nuovo report
Migliaia di bambini arrestati arbitrariamente, rinchiusi in celle sovraffollate e costretti a vivere in condizioni disumane. Succede in Nigeria, dove l’esercito regolare, tra il gennaio 2013 e marzo 2019, ha imprigionato oltre 3.600 minori (tra cui 1.617 ragazze) con l’accusa di avere un qualche coinvolgimento con i terroristi islamisti di Boko Haram.
A denunciare questa drammatica situazione di violazione dei diritti umani è il rapporto “Loro non sapevano se ero vivo o morto – Detenzione militare di bambini sospettati di essere coinvolti con Boko Haram nel Nordest della Nigeria“, appena pubblicato da Human Rights Watch (Hrw).
Lo studio dell’organizzazione, cinquanta pagine, documenta come le autorità nigeriane trattengano i bambini, spesso sulla base di prove inesistenti. I minori intervistati da Hrw descrivono minuziosamente i pestaggi subiti, la fame e il caldo che hanno dovuto sopportare durante la loro detenzione, senza poter avere alcun contatto con il mondo esterno.
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Nigeria: bambini tra Boko Haram e carcere
«I giovanissimi sono detenuti in condizioni orribili da anni, con poche o nessuna prova del coinvolgimento con Boko Haram e senza nemmeno essere stati portati davanti ad tribunale», ha dichiarato Jo Becker, direttore per la difesa dei diritti dei bambini di Hrw.
«Molti di questi minori sono già sopravvissuti agli attacchi del gruppo islamista e il trattamento crudele delle autorità non fa altro che aumentare le loro sofferenze», ha aggiunto.
Fino ad ora, secondo le Nazioni Unite, sarebbero stati rilasciati circa 2 mila bambini che erano stati arrestati senza accuse concrete. Hrw, precisa nel rapporto, che non conosce il numero dei minori che sono attualmente detenuti.
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Nessuna giustizia per i bambini accusati di collaborazione con i terroristi di Boko Haram
Nel giugno 2019, Human Rights Watch ha intervistato a Maiduguri 32 bambini e adolescenti che sono stati detenuti nella caserma militare di Giwa con l’accusa di essere coinvolti con Boko Haram. «Tutti questi bambini – si legge nel dossier pubblicato dall’ong – hanno detto di non essere mai stati portati davanti a un giudice o di essere comparsi in tribunale». Inoltre, continua il rapporto, «nessuno era a conoscenza di eventuali accuse nei loro confronti».
Proprio per questo, Hrw ha chiesto al governo di «firmare e attuare un protocollo di consegna alle Nazioni Unite per garantire il rapido trasferimento dei bambini ancora detenuti dai militari alle autorità di protezione dei minori, in modo da poterli riabilitare e reinserire nella comunità di appartenenza». Altri Paesi della regione, tra cui il Ciad, il Mali e il Niger, hanno già firmato queste procedure.
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Bambini presi in Nigeria dopo attacchi di Boko Haram
Human Rights Watch scrive che «le autorità nigeriane hanno arrestato i bambini durante operazioni militari, controlli di sicurezza, procedure di screening per gli sfollati interni e sulla base di informazioni fornite da alcuni confidenti». Molti dei bambini hanno dichiarato all’organizzazione di essere stati arrestati dopo essere fuggiti dagli attacchi fatti da Boko Haram nei loro villaggi o mentre cercavano rifugio nei campi profughi.
Uno dei minori intervistati ha affermato di essere stato fermato e rinchiuso per più di due anni per una presunta vendita «di patate ai membri di Boko Haram».
La richiesta di Human Rights Watch alla Nigeria
Hrw chiede il rilascio immediato di tutti i bambini attualmente in custodia da parte dei militari. «Se le autorità militari o di intelligence dispongono di prove credibili di reati commessi dai minori, dovrebbero trasferirli alle autorità giudiziarie civili, affinché vengano trattati in conformità con le norme nazionali e internazionali sulla giustizia minorile», si legge nel rapporto.
«La Nigeria deve affrontare impressionanti sfide per combattere gli islamisti di Boko Haram, ma trattenere migliaia di bambini non è la risposta. I bambini colpiti dal conflitto hanno bisogno di riabilitazione e istruzione, non di prigione»», ha dichiarato Becker.
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Boko Haram in Nigeria: vittime, sfollati, ragazze rapite
In dieci anni di terrorismo Boko Baram, nome che tradotto vuol “Ciò che è straniero è impuro”, ha provocato la morte di decine di migliaia di civili (circa 2 mila le vittime tra militari e poliziotti) e almeno due milioni di sfollati. Inoltre ha rapito centinaia di ragazze convertendole forzatamente all’islam radicale.
Sconfitta militarmente sul territorio alcuni anni fa, il sanguinario gruppo armato, fedele all’Isis, ha ricominciato una escalation di attacchi nei suo tradizionali territori, nel Nordest della Nigeria, dopo avere esteso la sua guerra anche ai vicini Niger, Ciad e Camerun.