Brasile, violenza sulle donne registra un omicidio ogni due ore

In Brasile la violenza sulle donne è diffusa. Con omicidi, stupri e altri crimini motivati proprio dalla differenza di genere. Dati preoccupanti arrivano dai due più popolosi stati del paese sudamericano, San Paolo e Rio de Janeiro. E la situazione rischia di peggiorare dopo gli ultimi provvedimenti del presidente Bolsonaro

da Rio de Janeiro, Brasile

Nel 2018 il numero di omicidi di donne in Brasile è diminuito del 6,7% rispetto all’anno precedente. Ma i numeri sono preoccupanti: nel paese sudamericano l’anno scorso sono state uccise 4.254 donne, una ogni due ore. E i casi di femminicidio , ossia quelli registrati come crimini di odio motivati proprio dalla condizione di genere, sono stati 1.173, contro i 1.047 del 2017.

Numeri preoccupanti, che si sommano a quelli che arrivano dagli stati di Rio de Janeiro e San Paolo, dove le statistiche mostrano impennate di violenza sessuale e di genere contro le donne. Un complesso che rischia di complicarsi ancora di più a causa dei possibili effetti dei decreti del governo di Jair Bolsonaro che facilitano acquisto, detenzione e porto d’armi e dilatano i margini della legittima difesa.

I numeri dei femminicidi, raccolti in una ricerca del giornale G1 con il Nucleo di studio della violenza dell’Università di San Paolo e dal Forum brasiliano di sicurezza pubblica, inoltre, potrebbero essere parziali. Non tutti i dati statistici, infatti, sono registrati allo stesso modo nei singoli stati della federazione brasiliana e non tutti gli stati hanno le stesse capacità o lo stesso interessi nel voler divulgare questi numeri.

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brasile violenza sulle donne
“Caduta di omicidi di donne. Ma i femminicidi aumetano” – Immagine tratta da un video pubblicato da G1

A Rio de Janeiro uccise tre donne al giorno nel 2018

Secondo il Dossier Donna, elaborato ogni anno dall’Istituto di sicurezza pubblica dello stato di Rio de Janeiro, nel 2018 ben 24.882 donne hanno subito un’aggressione fisica. In oltre il 60% dei casi l’aggressione si è registrata in casa.

Il numero di omicidi di donne lo scorso anno è stato di 350, uno al giorno. Il 62% dei femminicidi (sono stati registrati in questo modo 71 casi), è avvenuto all’interno della residenza delle vittime e in oltre il 56% dei casi l’autore dei crimini è stato il compagno o ex compagno della vittima. Molte donne sopravvivono alla morte e il numero dei tentativi di omicidio offre una statistica altrettanto valida di violenza. Nel 2018, 275 donne sono state vittime di tentato femminicidio.

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Violenza sulle donne in Brasile: a Rio 12 stupri al giorno

Dodici donne, in media, sono state violentate ogni giorno nello stato di Rio de Janeiro nel 2018. Complessivamente, i casi di violenza sessuale denunciati alla polizia sono stati oltre 4.500. Secondo il dossier, nel 70% dei casi la vittima aveva meno di 18 anni (3.165 casi), nel 44,8% l’autore del crimine era conosciuto dalla vittima (2.035 casi), nel 17,2% era genitore o patrigno della vittima (779 casi).

«È importante sottolineare che una gran parte di questi crimini si verifica all’interno della residenza da parte di una persona che, in qualche modo, partecipa alla vita della vittima», dice il presidente dell’Istituto di sicurezza pubblica, Adriana Mendes.

Come in tutti i casi di violenza sessuale, i dati di questo genere di discriminazione sono sottostimati. Secondo il direttore della Divisione di polizia di assistenza alle donne (Dpam), Juliana Emerique, «la sottostima è sempre stata un grosso problema per quanto riguarda la violenza contro le donne. La donna si sente fragile, prova vergogna. Dobbiamo rompere questo stigma e la polizia ha il dovere di agire».

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Violenza di genere a San Paolo

Nel 2018 il numero di femminicidi registrati nello stato di San Paolo è cresciuto del 26,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il numero di 119 tra gennaio e novembre. Il dato dello stato più popoloso del Brasile (50 milioni di abitanti) è rimasto uno dei più bassi del paese.

A preoccupare, però, è l’escalation della violenza di genere nel corso di quest’anno. Nel primo trimestre, infatti, i casi di femminicidio sono aumentati del 76 per cento. In questo periodo, 37 donne sono state vittime di omicidio.

I crimini sessuali, poi, sono aumentati nel primo trimestre del 14 per cento. Tra gennaio e marzo 2019, sono stati denunciati 4.458 casi di reati contro la dignità sessuale, rispetto a 3.903 negli stessi mesi del 2018. Ciò significa che a San Paolo viene commesso un reato a sfondo sessuale ogni 29 minuti. La tipologia più frequente è quella di stupro di soggetti in condizione vulnerabile (minori d’età e portatori di handicap), con 1.776 casi, seguito da molestie sessuali (970), e stupri (902).

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Femminicidi registrati nello stato di San Paolo da gennaio a novembre – Fonte: riproduzione/TV Globo

Brasile e violenza: i decreti del presidente Bolsonaro

A gennaio e maggio 2019 il presidente Jair Bolsonaro ha firmato due decreti che hanno allargato le maglie legali facilitando acquisto, detenzione e porto d’armi per i cittadini brasiliani. Per gli esperti di violenza di genere, più armi in casa significa aumentare il rischio per le donne di essere uccise.

«Avere più pistole in casa è un fattore che può effettivamente aumentare la letalità degli assalti domestici. Avere una pistola a casa, tra l’altro, aumenta anche la paura da parte dei membri della famiglia che nel corso dei conflitti domestici temono che la persona violenta possa prendere l’arma e provocare una tragedia», ha affermato Jacqueline Sinhoretto, leader del gruppo di studio sulla violenza e la gestione dei conflitti all’Università federale di San Carlos.

Il 4 febbraio il ministro della Giustizia e della Pubblica sicurezza, Sergio Moro, ha presentato in parlamento un disegno di legge che prevede modifiche a 14 leggi contenute nel codice penale, nel codice di procedura penale, nella legge sull’esecuzione penale, nella legge sui crimini di odio e nel codice elettorale. L’obiettivo, secondo il ministro, è indurire la lotta contro i crimini violenti, come l’omicidio e la rapina, nonché contro la corruzione e le organizzazioni criminali.

Il pacchetto contiene una norma che prevede l’assoluzione o il dimezzamento della pena nel caso qualcuno uccida per legittima difesa se «l’eccesso intenzionale» è causato da «paura, sorpresa o emozione violenta». Per la coordinatrice nazionale del comitato latinoamericano e caraibico per la difesa dei diritti delle donne, Soraia da Rosa Mendes, la misura rischia di ristabilire di fatto il delitto d’onore:

«Dal momento che già sappiamo che la maggior parte dei femminicidi avviene in casa, l’autorizzazione a tenere armi in casa finisce per essere una licenza di uccidere, soprattutto se associata ai margini più ampi della legittima difesa».

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