Fiore Gemello: nel film di Laura Luchetti la storia di due giovani in fuga
Fiore Gemello, il film di Laura Luchetti, apre il 29° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (Fescaal) di Milano. È la prima volta che l'opera di una regista italiana inaugura la manifestazione. Ecco recensione, trailer e trama della pellicola tratta da una storia vera
Fiore Gemello di Laura Luchetti ha aperto il 29° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (Fescaal): è la prima volta che l’opera di una regista italiana inaugura questa manifestazione.
Fiore Gemello ha già viaggiato tra i festival di Toronto, Londra e Roma. E domenica 24 marzo a Milano ha aperto la rassegna dedicata al cinema di Africa, Asia e America Latina di Milano di cui Osservatorio Diritti è media partner. Arriverà in sala prossimamente distribuito da Fandango.
Fiore Gemello: il trailer del film di Laura Luchetti in uscita al cinema dal 6 giugno
Di che cosa parla Fiore Gemello: la trama
Il film di Laura Luchetti è una storia d’amore tra due giovani. Basim (Kallil Kone) è arrivato in Italia dalla Costa d’Avorio: non ha un lavoro, è solo e non sa dove andare. Anna (Anastasiya Bogach) non parla, fugge dalla violenza e da un uomo che la perseguita. I due si incontrano e insieme iniziano un viaggio: Fiore Gemello è un on the road, ma anche una storia di formazione per i due giovani protagonisti.
I temi del film sono importanti: l’amore e la solidarietà, la coscienza dei trafficanti di uomini e delle loro vittime, la violenza sulle donne, la prostituzione maschile. Basim e Anna, i due protagonisti, sono dei sopravvissuti: hanno fatto un viaggio e lo proseguono (insieme allo spettatore) lungo la trama del film.
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Il viaggio è inteso come speranza o come fuga: entrambi migranti, entrambi hanno vissuto l’esperienza dell’immigrazione, ma da due punti di vista opposti e “nemici”. Anna è figlia di un trafficante; Basim è arrivato in Italia clandestinamente.Per lei il viaggio è una fuga, per lui la speranza di realizzare i propri sogni.
Un film tratto da storie vere e un cast “su misura”
Laura Luchetti ha dichiarato che il suo film nasce a partire dal racconto di una ragazza conosciuta alcuni anni fa: anche lei, come Anna, era in fuga da una storia di violenza. Il personaggio di Basim, invece, è stato costruito quasi “su misura” di Kallil Kone: questo giovane attore di talento è arrivato in Italia su un barcone; ha vissuto in un centro di accoglienza ed è stato selezionato dalla Luchetti dopo tanti provini svolti per dare volto a Basim.
«Kallil era sceso da un barcone proveniente dalla Libia pochi mesi prima che iniziassimo le riprese. Voleva fare l’attore. Lo guardavo muoversi e recitare durante il provino. È un dono il suo, un talento ruvido».
Un po’ della storia personale di Kallil è entrata nella sceneggiatura e nei dialoghi del film: anche l’attore, arrivato in Italia, parlava una lingua simile a quella che del suo personaggio, un mix di italiano, francese e bambara, il dialetto della Costa d’Avorio.
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Fiore Gemello, al cinema due giovani in fuga
Grazie anche alla credibilità dei suoi protagonisti, il film di apertura del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – Fescaal può mettere in scena momenti particolarmente realistici. Un esempio: la sequenza in cui Basim, fuori da un supermercato, si offre di aiutare chi ha fatto la spesa a caricarla in auto in cambio di pochi soldi.
Per girare, Kallil Kone è rimasto davvero fuori da un supermarket per quaranta minuti: la regista ha filmato le reazioni delle persone e il giovane attore ha messo in scena le sue vere emozioni. Umiliazione, dolore e riconoscenza nei confronti di chi gli dava del denaro o per chi gli domandava della sua storia.
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Lavorando al film, Laura Luchetti ha studiato il fenomeno dei minori non accompagnati che, una volta giunti in Italia, “spariscono” dal circuito dell’accoglienza. Molti di loro non hanno documenti e si perdono nelle campagne e nelle città, finendo spesso nel giro dello sfruttamento o della criminalità.
Un dossier di Save the Children ha evidenziato che per i bambini e gli adolescenti che arrivano non accompagnati i rischi sono diffusi: per le ragazze, il solo appartenere al genere femminile costituisce un pericolo di abusi e violenze sessuali; anche i giovani uomini, però, sono a rischio sfruttamento e prostituzione.
Fiore Gemello ha il merito di raccontare con credibilità gli ostacoli che il mondo riserva ai più giovani, ragazze e ragazzi, ma anche di evidenziare forme di spontanea solidarietà e accoglienza.
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