Giorno della memoria: il ricordo delle vittime della shoah
Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa fece irruzione nel campo di concentramento di Auschwitz. E il 27 gennaio 2019, come ogni anno, si celebra la Giornata della memoria. Una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime della shoah. Ed evitare che succeda di nuovo
Ogni anno, il 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria, ovvero la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah”. La ricorrenza internazionale è stata istituita il 1° novembre 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Con la Risoluzione 60/7, l’Onu ha voluto commemorare le vittime dell’olocausto e «condannare tutte le manifestazioni di intolleranza, incitamento, molestia o violenza contro persone o comunità, sia su base etnica che religiosa».
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Giorno della memoria: 27 gennaio 1945 ad Auschwitz
È stata scelta la data del 27 gennaio perché, quel giorno del 1945, le truppe russe dell’Armata Rossa fecero irruzione nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando gli ebrei che vi erano rinchiusi e svelando fino a che punto si era spinta la ferocia nazifascista.
Ad essere sterminato un terzo del popolo ebraico, oltre a innumerevoli altre persone, solo in quanto membri di minoranze, come Rom, omosessuali e persone con disabilità. Dopo la scoperta di Auschwitz, e grazie alle testimonianze dei suoi sopravvissuti, il mondo intero ha iniziato a parlare di genocidio (leggi l’articolo Giorno della memoria: breve dizionario da genocidio a shoah per conoscere il significato di shoah, olocausto, sterminio e genocidio degli ebrei e leggi razziali).
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Giornata della memoria, il programma dell’Onu
Secondo lo United States Holocaust Memorial Museum, sono state 15-17 milioni le persone che hanno perso la vita a causa della persecuzione razziale e politica messe in atto dal regime del Terzo Reich e dai suoi alleati, tra il 1933 e il 1945.
Parallelamente al Giorno della memoria, l’Onu, sempre con la stessa risoluzione, ha voluto istituire anche un Programma di sensibilizzazione. L’obiettivo è quello di incoraggiare gli Stati membri allo sviluppo di progetti educativi e mobilitare la società civile per impedire che il genocidio si ripeta. Il tema del 2019 è “Memoria dell’Olocausto: domanda e difendi i tuoi diritti umani” (per il significato di termini come fascismo in Italia, reato di apologia del fascismo e il dibattito in corso su razzismo, xenofobia e antifascismo leggi Il vero volto del fascismo: ripartiamo dalla Costituzione).
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Shoah, una delle più grandi violazioni di diritti umani
La base teorica da cui prende spunto il documento, infatti, è proprio la Dichiarazione universale dei diritti umani, a partire dall’articolo 1, che sancisce che «tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti».
Nel preambolo si parla anche del diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale (articolo 3) e del diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione (articolo 18).

Sterminio degli ebrei: differenza tra olocausto e shoah
Per riferirsi allo sterminio degli ebrei d’Europa perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati, spesso si parla indistintamente di olocausto e shoah. Prima della scoperta di quanto avvenuto nei campi di concentramento, i due termini erano usati con altri significati.
Olocausto deriva dal greco olokaustos ed era utilizzato per indicare una forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica. Shoah, invece, è una parola ebraica che significa “catastrofe”, “calamità”. Questa, negli ultimi decenni, ha iniziato ad essere preferita a olocausto per riferirsi allo sterminio degli ebrei, perché non vi è insito il concetto di sacrificio inevitabile.

Il significato del Giorno della memoria in Italia
L’Italia, sulla scia del Forum di Stoccolma sull’Olocausto, ha istituzionalizzato il Giorno della memoria cinque anni prima dell’Onu.
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Così recita l’articolo 1 della legge del 20 luglio 2000. L’articolo 2, invece, fa riferimento alla necessità di organizzare «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere».
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Giorno della memoria 2019: il 27 gennaio eventi da Milano a Palermo
Sono molti gli eventi in programma in tutte le città italiane. Per esempio a Roma, il 25 gennaio alle 11, alla Camera dei deputati si terrà il convegno “La didattica della Shoah“, organizzato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sempre a Roma, il 27 gennaio alle 14, a Casina dei Vallati sarà inaugurata la mostra La diplomazia italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei 1938-1943 (vedi tutti gli eventi per celebrare il Giorno della memoria a Roma).
Il 29 gennaio a Milano, alle ore 10.30, al Conservatorio Giuseppe Verdi, le due sorelle superstiti dell’Olocausto,Tati e Andra Bucci, porteranno la loro testimonianza agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. A Torino appuntamento il 27 gennaio con la “Run for mem”, una corsa per la memoria. Due i percorsi di 4 km ciascuno, entrambi con partenza in Piazza San Carlo alle 11.15. Palermo partecipa al ricordo della shoah il 28 gennaio con la mostra I giovani ricordano la Shoah a Palazzo Steri.
Vorrei ricordare che nei campi di sterminio anche circa 3000 testimoni di Geova furono assassinati, solo perche’ non vollero in nessun modo sostenere il boia nazista Hitler e i suoi accoliti assassini … la maggior parte dei quali erano tedeschi di nascita e quindi avrebbero potuto avere salva la vita semplicemente rinnegando la loro fede … non lo fecero …
Non ci sono parole per descrivere questo genocidio ne per il popolo ebreo e nemmeno per quello che sta accadendo per gli altri nel mondo. Giusto ricordare per quelli che verranno. Trasmettere quello che è avvenuto alle prossime generazioni e importantissimo.
Omaggio ad Anna Frank.
Certi giorni
vuoti e grigi
sembrano consegnare tutto il dolore del mondo.
Certi giorni
la città ha lo stesso cielo di Auschwitz.
Per mille e mille lutti
l’animo si è ricomposto
altri ancora reclamano.
Ho un compito alle soglie della maturità:
dare sepoltura a questo secolo,
Una sepoltura essenziale,
marina
o sotto gli ulivi
una sepoltura innocente
da bambina
quella che avresti forse dato tu
a qualche animale sottratto alle fauci di un altro animale,
perchè io possa rifrequentarti
senza l’imponderabile contrappeso della illusione che t’ha stritolato.
Tu
compagna della mia adolescenza,
presenza invisibile e costante
di tutti i moniti
il più dolce ed il più severo,
l’unico che alla fine val la pena accettare e far proprio
come un lievito che fermenta impasti diversi
in silenzio,
come la terra seppellisce le creature
nel ventre suo misterioso
quale vecchia femmina,esperta di ossa
per ritrovarti presto
negli abbracci più intensi che il mondo condivide.
Mariella Cavalieri