Gli occhi socchiusi dei nuovi italiani
Molti non lo diranno mai, ma a loro, alle nostre coscienze, Matteo Salvini fa comodo perché «gli extracomunitari sono troppi e qualcosa bisognava fare». Uno che effettua il lavoro sporco ci vuole, mette a dormire un popolo intero. Per questo lo premiamo, permettendogli di sfigurare il nostro Paese
Un mese fa mi è accaduto di condividere una cena con alcune belle persone, tra le quali Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, che l’indomani avrei rivisto a colazione, completando la conversazione della sera precedente.
Confesso che avrei preferito non conoscerlo, è scomodo trovarsi così lontani dalle rasserenanti narrazioni che ci tengono compagnia. Sentire di decine di migliaia di ispezioni cadaveriche su migranti, da lui stesso effettuate in questi anni.
Apprendere da una persona sul campo, di quale tenore sono stati gli accordi sottoscritti con quelle marionette note come “autorità libiche”, prima da Marco Minniti e poi da Matteo Salvini, che di fatto si sono venduti intere generazioni ai capibastone locali.
Provare a sentirsi innocenti.
Tutte cose che non stanno assieme.
Nascono nuove tipologie di italiani, si sono svelate soprattutto nell’ultimo anno. La più numerosa include una miriade di persone che non conosco, tante che invece conosco. Sono quelli con gli occhi socchiusi. Non dico “chiusi”, ma “socchiusi”, quanto basta per fare passare qualche piccola lama di realtà, giusto per illudersi di farne parte o di poterla in qualche modo determinare. Sono quelli dei dibattiti, si muovono nella zona cuscinetto, a distanza dagli schizzi di sangue, come il pubblico dei grandi acquari, che sfida “coraggiosamente”, attraverso spesse lastre di vetro, ferocissimi squali.
Molti non lo diranno mai, ma a loro, alle nostre coscienze, Matteo Salvini fa comodo perché «gli extracomunitari sono troppi e qualcosa bisognava fare». Uno che effettua il lavoro sporco ci vuole, mette a dormire un popolo intero. Per questo lo premiamo, permettendogli di sfigurare il nostro Paese.
Nelle discussioni, quelli con gli occhi socchiusi, mantengono sempre un basso profilo, non si pronunciano, lasciano che gli Ugonotti vengano trucidati mentre loro dormono, il momento propizio per sentirsi estranei.
Tra di essi ci sono nipoti di coloro che compirono eccidi in Libia, durante il fascismo, impiccando e deportando, come se fosse casa propria; alle Tremiti ci sono ancora tracce di quelle mostruosità.
Molti di costoro considerano Matteo Salvini un normale evento nei cicli della politica. Invece non è così, perché si tratta di un fascista vero, di un razzista convinto, di una grave regressione di civiltà. Un anno fa, un uomo, che era stato suo professore di liceo, aveva raccontato della ferocia razzista dell’allievo, che schiumava di odio contro i meridionali e voleva che se ne tornassero a casa.
Lo stile di vita è stabile, come le rocce, dunque il vicepresidente del consiglio è quello di allora, semplicemente liscia i meridionali perché gli servono i loro voti, ma lo sguardo non è cambiato, solo che adesso può sfogare le sue bassezze sui migranti, che non votano ma portano voti, sono il suo vero ufficio stampa.
Se ne servirà quando, da presidente del consiglio, porterà il Paese nell’unico luogo dove può condurlo un uomo che dell’odio fa da sempre la sua ragione di vita. Forse, solo allora quelli con gli occhi socchiusi si renderanno conto che un fallito, elevato al rango di statista dal loro dormiveglia, può distruggere la civiltà che credono data per sempre.
Le prove generali sono state fatte a Danzica, dove nei giorni scorsi il sindaco è stato ucciso da un populista ispirato da altri populisti. Diceva che una città di mare deve tenere sempre aperti i suoi porti. A coloro i quali i nomi di Giacomo Matteotti, di Carlo e Nello Rosselli dicono qualcosa, dovrebbero fischiare le orecchie; a quelli cui non dicono niente, invece, qualcuno dovrebbe raccontarli, senza stancarsi.
Oggi basta poco per morire, è sufficiente evocare lo spirito di umana solidarietà, proprio quello che le anime nere della politica non tollerano. Accade da secoli, ma ogni volta sembra di ricominciare daccapo, come se la memoria venisse cancellata di notte, da abili incursori pagati per aprire la strada alla pigrizia civile.
Il vero, autentico, oppio dei popoli.
Non siamo arrivati a questo confine per caso. La risposta è sbagliata, violenta e pericolosa, ma i malesseri da cui prende le mosse erano tutti legittimi, sebbene sapientemente esacerbati da comici bipolari, agenzie informatiche che fanno soldi con la politica, fascisti spregiudicati e senza qualità, ex tagliati fuori assetati di spirito di rivalsa.
Quando la ragione, attraverso la politica, non fornisce risposte, subentrano gli istinti, quelli più bassi, i cui soldati non possono essere troppo diversi dal campionario in cui ci siamo imbattuti.
proprio qui sta il problema: da re la civiltà per scontata
invece richiede manutenzione continua, con “intelletto d’amore”
però, il furto della lega – tramite meccanismi giudiziari fumosi – può venire ripagato in tempi sconosciuti ai comuni mortali, ai quali pertengono ben diverse scadenze per i mutui
eppure, senza quella mole di denaro, certi megafoni si spegnerebbero: spero che nessuno sia disposto a regalare altro “oro alla patria”
Carissimo Domenico, come sempre, non si può non condividere il tuo pensiero colto da una più che umana Po-etica.
Maurizio Spaccazocchi
La solidarietà è tornata a fare paura, un’azione da punire e in modo vile.
Ciò che fa Salvini è semplicemente criminale, ma chi lo sostiene ormai non è da meno: ho sentito persone comuni lamentarsi del suo pugno troppo morbido.
Le sue azioni hanno spostato l’intero asse del Paese: la sinistra si è avvicinata parecchio alla destra, le parole dell’articolo sono emblematiche; la destra ha toccato livelli ormai sovrapponibili al fascismo, tutto questo in un clima di immobilismo delle coscienze.
Qualcuno con gli occhi socchiusi sta iniziando ad aprirli, ma molti altri si accontentano solo di una porzione piccola di mondo, possibilmente quello vicino a sé.
L’ho appena condiviso su Facebook. Pigrizia civile e oppio dei popoli. Analisi lucida e tragicamente vera, come sempre. Onorata di essere tua amica.