Terra sacra e guerriglia: un libro fotografico racconta il popolo Karen
Copie numerate e tiratura limitata per "Terra sacra e guerriglia", il nuovo libro fotografico di Fabio Polese, collaboratore di Osservatorio Diritti. Un testo agile per scoprire per immagini la storia del popolo Karen, l'etnia perseguitata della Birmania Orientale, dove si combatte la guerra più lunga e sconosciuta al mondo
I volti dei guerriglieri e quelli dei bambini. I sentieri della giungla. Il legno delle capanne e quello degli arti amputati di chi è stato vittima dalle mine antiuomo dell’esercito birmano. Le scene di vita quotidiana e di guerra. Le sofferenze. Le violenze. I sogni e la determinazione. Il reporter Fabio Polese, collaboratore anche di Osservatorio Diritti, nel suo nuovo libro fotografico Terra sacra e guerriglia (Eclettica Edizioni, 2018), ci racconta la storia dei Karen, un popolo ancestrale che vive nella Birmania Orientale, dove si combatte la guerra più lunga e sconosciuta del mondo.
Popolo Karen: l’etnia arrivata da Mongolia e Tibet
I Karen, spiega Polese, «sono un popolo orgoglioso e pacifico, che vive tranquillamente in armonia tra loro e con la natura che li circonda». Originari della Mongolia e del Tibet, sono arrivati in queste zone, vicino all’estuario dei fiumi Irrawaddy e Salween, dopo una lunga migrazione nel 730 a.C..
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«Dal 1949, armi in mano, si difendono dagli attacchi delle truppe birmane, richiedendo la propria autonomia. Un’autonomia che era stata promessa loro da Aung San – padre della Suu Kyi – con un accordo firmato tra le maggiori etnie presenti nel Paese, dopo aver ottenuto l’indipendenza dalla Gran Bretagna, alla fine del secondo conflitto mondiale. Ma dopo poco tempo, a seguito di un colpo di stato, l’intesa è diventata carta straccia. E così i Karen hanno imbracciato i fucili».
Mine antiuomo e stupri subiti nello Stato della Birmania
La Birmania è uno dei Paesi più minati al mondo. Non è possibile documentarlo con precisione, ma gli ultimi dati diffusi parlano di più di 3 mila vittime, tra uccisi e mutilati, solo dal 1999 al 2013. E poi ci sono gli stupri, usati – denunciano la Karen Women Organization (Kwo) e il Karen Human Right Group (Khrg) – come una vera e propria arma di guerra da parte dei soldati birmani contro la popolazione. Nel rapporto State of terror si leggono le storie di 959 donne abusate dai militari di Rangoon dal 1981 al 2006. Ma i casi potrebbero essere molti di più.
Terra sacra e guerriglia: copie numerate, tiratura limitata
Attraverso l’occhio della sua macchina fotografica, Polese ci fa conoscere questo popolo in lotta dal lontano 1949 per la salvaguardia della terra dei propri avi e delle proprie tradizioni. Per raccontarcelo, il reporter, si legge nel volume, negli ultimi anni si è recato diverse volte nei territori controllati dalla guerriglia Karen, attraversando clandestinamente la fitta vegetazione che divide la Thailandia dalla Birmania.
Le copie di «Terra sacra e guerriglia», seconda uscita della collana fotografica Diaframmi di Eclettica Edizioni, sono numerate e in tiratura limitata.