Tre donne ai vertici Onu
Guterres nomina i capi per prevenzione violenze sessuali, difesa dei bambini e piccole isole
All’inizio del suo mandato, il neo segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, aveva promesso che avrebbe avuto come obiettivo quello di rafforzare la protezione dei civili nelle aree di conflitto armato. E le sue prime nomine, a quanto pare, vanno proprio in quella direzione.
Lo scorso 12 aprile, dopo tre mesi e mezzo dal suo insediamento ufficiale, infatti, Guterres ha indicato i nomi dei due nuovi rappresentanti speciali per la prevenzione delle violenze sessuali durante i conflitti e per la protezione dell’infanzia. Incarichi che sono andati a due donne: rispettivamente a Pramila Pattern e Virginia Gamba.
CONTRO LE VIOLENZE SESSUALI IN GUERRA
Pramila Patten prenderà il posto di un’altra donna, la sierraleonese Zainab Hawa Bangura, come Rappresentante speciale del segretario generale contro le violenze sessuali nelle zone di conflitto. Nata nelle Mauritius nel 1958, Patten è avvocata e dal 2003 è membro del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne.
Il suo punto di forza è la solida e diversificata competenza da un punto di vista giuridico sul tema delle violenze sessuali e sulle violenze di genere. Tra i vari incarichi ricoperti in questi anni, Patten è stata anche membro della commissione internazionale d’inchiesta sul massacro in Guinea Conakry nel 2009.
IN DIFESA DEI BAMBINI
Virginia Gamba è stata nominata Rappresentante speciale del segretario generale per l’infanzia e i conflitti armati, subentrando così all’algerina Leila Zerrougui. Gamba, argentina, classe 1953, attualmente è a capo dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw). Negli ultimi anni si è occupata in modo particolare del dossier siriano all’indomani della risoluzione 2235 delle Nazioni Unite dell’agosto 2015 con cui veniva creato il “Joint Investigative Mechanism” per indagare sui responsabili di attacchi con armi chimiche ai danni della popolazione civile.
Virginia Gamba avrebbe dovuto occuparsi anche dell’indagine sull’attacco con armi chimiche di Khan Sheikhoun del 4 aprile scorso, in cui sono morte 85 persone tra cui molti bambini. Al momento sembra che non sia stato ancora indicato un sostituto che prenda il posto di Virginia Gamba in questo momento così delicato. Per questo motivo, è verosimile che Gamba resti al suo posto ancora per qualche settimana prima di prendere il nuovo incarico.
LO SVILUPPO NELLE PICCOLE ISOLE
A queste due donne di grande esperienza e con una radicata competenza sul tema dei diritti umani se ne aggiunge una terza che da anni lavora per difendere il suo paese, le isole Tonga, dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Fekitamoeloa Katoa ‘Utoikamanu, classe 1959, è stata rappresentante permanente presso le Nazioni Unite come portavoce del Pacific Islands Forum dal 2005 al 2009. È poi stata ambasciatrice negli Stati Uniti, Venezuela e Cuba, prima di tornare a Tonga per lavorare al ministero del Turismo.
‘Utoikamanu è stata nominata Alto rappresentante per i paesi meno sviluppati, con una delega per lo sviluppo delle piccole isole. Un nomina particolarmente delicata in un momento in cui c’è una grande attenzione proprio a quelle piccole isole minacciate dai cambiamenti climatici. E che rischiano di scomparire a causa dell’innalzamento del livello dei mari, che erode le coste e può provocare inondazioni.