Storie di vittime e di criminali
Traffici di migranti e di richiedenti asilo. Tratta di persone a scopo di sfruttamento. Traffici di droga, di armi, di materiale nucleare. Contraffazione e traffici di medicinali, di prodotti agroalimentari, di abbigliamento, di giocattoli. Trafficanti più o meno capaci. Più o meno smart. Più o meno social. Più o meno organizzati. Più o meno violenti e pericolosi. Connessioni con criminali del colletto bianco. E tante vittime, consapevoli e inconsapevoli. Diritti calpestati e vite violate. In luoghi per noi lontani – pensiamo ad alcuni dei paesi da cui migranti disperati scappano con l’aiuto dei trafficanti o dove si producono in condizioni di sfruttamento disumani prodotti che sembrano veri e che verranno venduti nei mercati illegali dei Paesi dell’Unione europea – fino dentro alle nostre città – dove quegli stessi migranti possono diventare preda di sfruttatori organizzati o messi a vendere quei prodotti contraffatti con modalità che diventano, all’osservatore miope e semplicista, problemi di sicurezza urbana.
La continua violazione dei diritti è uno dei costi più grandi di questi traffici, ma è anche quello che permette ai trafficanti di guadagnare illecitamente milioni di euro. Fiumi di denaro, spesso drenati da Paesi già in miseria, che inquinano le economie mondiali e alimentano nuovi traffici e attività illecite, incluso il terrorismo.
Le forme più complesse di criminalità organizzata implicano sempre violazioni di diritti umani. Capire chi sono i trafficanti, come lavorano, come gestiscono i traffici e dare voce alle vittime significa comprendere quali strade abbiamo per mitigare questi enormi problemi, proteggendo vittime e diritti.
Le ricerche di eCrime, il gruppo di ricerca su criminalità e sicurezza dell’Università degli Studi di Trento, si occupano anche di questo. Lo facciamo coniugando diverse discipline scientifiche (criminologia, diritto, statistica, scienza dell’informazione) e con un occhio alla soluzione dei problemi. In questo blog vogliamo offrire al lettore uno sguardo attento, laterale, su quello che succede nel mondo su traffici criminali e diritti umani. Uno sguardo che si faccia forte anche dei risultati delle nostre ricerche.